Il sipario ha la colonna sonora di rumorosissimi fischi, per i sudditi di Sua Maestà. La maledizione continua. Come nel 2010, l’Inghilterra non riesce a superare gli Stati Uniti in una partita della Coppa del mondo, ma se non altro è andata meglio del 1950, quando addirittura persero 1-0. A salvare il ct britannico Southgate dal ko, la traversa centrata da Pulisic nel primo tempo. Che avrebbe potuto complicare improvvisamente il cammino dei Leoni nonostante il 6-2 all’Iran nella prima partita del torneo. Invece finisce 0-0, e è già la quinta volta in questo Mondiale: in Russia 4 anni e mezzo fa ce ne fu uno soltanto. Chissà se sia il peso delle frenetiche partite dell’estate e dell’autunno a togliere energie alle riserve dei calciatori: in fondo, stanno faticando le grandi, anche se fa sorridere dirlo dell’Inghilterra, che dopo i primi 90 minuti pareva già aver consolidato un distacco sulle altre. Invece questa Coppa conferma il gusto dei qatarini per le sorprese. Chi l’avrebbe detto che gli States avrebbero a lungo gestito il gioco, cedendo il possesso agli inglesi solo nella ripresa. Chi l’avrebbe detto che le occasioni migliori sarebbero state a Stelle e Strisce – con McKennie, impreciso da due passi, prima del legno centrato dalla stellina del Chelsea – prima dell’ultimo brivido col colpo di testa largo di un irriconoscibile Kane. Frizzante solo per un tempo invece il 22enne Weah, applaudito dopo il cambio dal mitico padre George in tribuna.
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