Coppa d’Africa: Senegal campione per la prima volta, pazzo Camerun al terzo posto

Gli atti conclusivi della Coppa d'Africa hanno consacrato per la prima volta il Senegal con i padroni di casa del Camerun al terzo posto

Gli atti conclusivi della Coppa d’Africa hanno consacrato per la prima volta il Senegal con i padroni di casa del Camerun al terzo posto, dopo la delusione della sconfitta ai rigori in semifinale.
La finalina per la terza e quarta posizione, in una partita pazza e spettacolare, è stata caratterizzata dall’incredibile rimonta del Camerun. Dando pieno lustro al loro rinomato soprannome di “Leoni indomabili”, hanno recuperato tre gol di svantaggio e, prevalendo ai rigori, si sono piazzati sul gradino più basso del podio. Più che dignitosa, comunque, la cavalcata degli “stalloni” con un quarto posto impronosticabile all’inizio della manifestazione.
Nella partita più importante della manifestazione, quella che assegna il trofeo, si sono affrontate l’Egitto, alla ricerca della loro ottava affermazione, e il Senegal, con l’aspirazione di vincere la coppa per la prima volta. L’hanno spuntata ai rigori, dopo una partita tiratissima, i “leoni della Teranga” che, dopo la delusione della scorsa edizione, coronano finalmente il sogno di iscrivere il loro nome nell’albo d’oro della competizione.
Queste, in dettaglio, la analisi delle due partite.

FINALE 3°/4° POSTO
BURKINA FASOCAMERUN 3-3 (6-8 dcr)
Imbottito di riserve, il Camerun si è ritrovato all’intervallo sotto di due gol, tra cui un’incredibile autorete di Onana, e ha subito anche il terzo gol in apertura di ripresa. A questo punto, però, sono usciti fuori lo spirito e il carattere dei camerunensi e il Burkina Faso è sparito dal campo. Le occasioni sono fioccate per il Camerun ma Ouédraogo, il portiere degli “stalloni”, è sembrato in giornata di grazia. Dopo aver subito il 3-1 al 71°, ha rovinato tutto, però, con un doppio errore che, nel lungo termine, si sarebbe rivelato decisivo. All’85°, è uscito malamente su un calcio d’angolo e viene infilato di testa dal subentrato Aboubakar, inizialmente in panchina. All’87° l’ha combinata ancora più grossa: si è lasciato sfuggire il pallone in uscita alta e ne ha approfittato ancora Aboubakar che ha infilato a porta vuota il suo ottavo gol nel torneo e allungato la gara ai supplementari e poi, ai rigori. Dai tiri dal dischetto, la vittoria e la medaglia di bronzo per il Camerun sono arrivate grazie alla precisione dei cinque rigoristi, tutti a segno, e ad Onana, che ha riscattato l’errore sull’autogol parando il terzo rigore.

FINALE 1°/2° POSTO
SENEGALEGITTO 0-0 (4-2 dcr)
Il match finale della competizione avrebbe potuto dipanarsi con un diverso andamento se Sadio Manè non avesse sprecato un calcio di rigore dopo appena sette minuti. Dopo l’errore dal dischetto dell’attaccante del Liverpool, la partita si è incanalata verso un sostanziale equilibrio. In clima di crescente tensione che, comunque, non è ristagnato in un esasperato tatticismo, vi sono state occasioni da ambo le parti. Nessuna delle due squadre, però, nonostante diversi tentativi, è riuscita a prevalere sull’altra., Col passare dei minuti, dunque, la tensione e la paura di perdere hanno prevalso sulla voglia di superarsi e la partita si trascinata prima ai supplementari e poi ai calci di rigore. Dalla serie dal dischetto, Sadio Manè ha riscattato l’errore dagli undici metri nei tempi regolamentari, infilando di prepotenza il rigore della vittoria riscrivendo la storia calcistica dei “Leoni della Teranga”.

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