Pio Esposito: “Lautaro lavoratore serio, mi ha commosso. La Nazionale? Un sogno incredibile”

Francesco Pio Esposito, giovane attaccante dell’Inter, ha recentemente condiviso le sue impressioni su Lautaro Martinez e sul paragone con Christian Vieri. Durante la cerimonia del Golden Boy 2025, Esposito ha espresso ammirazione per il capitano nerazzurro e ha commentato il confronto con l’ex bomber interista.

L’ammirazione per Lautaro Martinez

Esposito ha elogiato Lautaro Martinez per la sua dedizione e professionalità. “È un lavoratore serio, se lo vedete così è perché ci tiene tantissimo. Si impegna al massimo ed è uno che mette tutto se stesso in campo ogni giorno. È il suo modo di essere leader”, ha dichiarato il giovane attaccante. Ha inoltre rivelato un episodio che lo ha particolarmente toccato: “In ritiro mi ha accolto benissimo fin dal primo minuto, dandomi qualche indicazione da attaccante a attaccante. Ma la cosa che mi ha commosso e che mi porterò per sempre dentro è il messaggio che mi ha scritto quando è arrivata la prima chiamata con la Nazionale maggiore. Gliene sarò sempre grato”. 

Il paragone con Christian Vieri

Il giovane attaccante ha commentato il paragone con Christian Vieri, esprimendo gratitudine ma mantenendo un approccio umile. “Sono onorato del paragone, però li lascio fare ad altri perché io penso solo ad impegnarmi”, ha affermato Esposito. Ha sottolineato l’importanza del lavoro quotidiano e del miglioramento personale, senza lasciarsi distrarre dai confronti con grandi nomi del passato.

L’importanza del gruppo e della Nazionale

Esposito ha evidenziato l’importanza del collettivo e del suo sogno di rappresentare l’Italia. “La Nazionale è il sogno di ogni bambino ed è stato un sogno incredibile. Quando penso a quella maglia mi viene la pelle d’oca e non è descrivibile a parole”, ha dichiarato. Ha inoltre parlato delle responsabilità che derivano dal giocare in squadre di alto livello come l’Inter e la Nazionale italiana: “Nessun fastidio. Questo era il mio sogno e voglio fare questo per tutta la vita. È giusto avere le responsabilità se giochi con l’Inter e l’Italia”.