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La 16ª tappa della Vuelta a España 2025 è stata interrotta a causa di proteste pro-Palestina, con Egan Bernal dichiarato vincitore e Jonas Vingegaard che mantiene la leadership generale.
L’undicesima tappa della Vuelta a España 2025, prevista su un percorso di 157,4 km con partenza e arrivo a Bilbao, è stata interrotta a causa di manifestazioni pro-Palestina che hanno bloccato il traguardo. Gli organizzatori hanno deciso di neutralizzare la tappa, prendendo i tempi per la classifica generale a tre chilometri dall’arrivo e annullando l’assegnazione del vincitore di tappa.
Durante la tappa, diversi gruppi di manifestanti pro-Palestina hanno bloccato le strade, esponendo bandiere palestinesi e basche, creando preoccupazioni per la sicurezza dei corridori. In risposta, gli organizzatori hanno deciso di fermare la corsa a tre chilometri dal traguardo, registrando i tempi per la classifica generale in quel punto e annullando l’assegnazione del vincitore di tappa.
Il leader della classifica generale, Jonas Vingegaard, e il britannico Tom Pidcock, che erano in testa al momento della neutralizzazione, hanno espresso delusione per l’interruzione della tappa. Vingegaard ha dichiarato: “Speravo di dedicare la vittoria a mio figlio per il suo compleanno”. La Professional Cyclists’ Association (CPA) ha condannato le proteste che mettono a rischio la sicurezza dei corridori e ha chiesto misure di sicurezza più rigorose per proteggere gli atleti.
Questa non è la prima volta che la Vuelta a España viene interrotta da proteste pro-Palestina. In precedenza, durante la quinta tappa, manifestanti hanno cercato di bloccare la squadra Israel-Premier Tech durante la cronometro a squadre a Figueres. Inoltre, nella decima tappa, un gruppo di attivisti ha quasi provocato la caduta di diversi corridori esponendo bandiere palestinesi lungo il percorso.
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