UEFA e FIFA valutano la sospensione di Israele dalle competizioni internazionali

Le federazioni calcistiche internazionali stanno considerando l'esclusione di Israele a seguito delle recenti tensioni a Gaza.

La UEFA e la FIFA stanno valutando la possibilità di sospendere Israele dalle competizioni calcistiche internazionali a causa delle recenti operazioni militari nella Striscia di Gaza. Questa decisione potrebbe influenzare la partecipazione di Israele alle qualificazioni per il Mondiale 2026 e alle competizioni per club come l’Europa League.

Pressioni internazionali e richieste di sospensione

Un gruppo di otto esperti indipendenti delle Nazioni Unite ha inviato una lettera alla FIFA e alla UEFA, chiedendo l’esclusione di Israele dalle competizioni calcistiche internazionali in risposta alle azioni militari a Gaza. Gli esperti hanno sottolineato che “gli organismi sportivi non devono chiudere gli occhi di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani”.

Inoltre, l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac) ha inviato una lettera al presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sollecitando la richiesta di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali. L’Aiac ha dichiarato che questa è “una scelta necessaria, che risponde a un imperativo morale”. 

Posizione della UEFA e della FIFA

Secondo fonti interne, la UEFA sta considerando una votazione per sospendere Israele dalle competizioni europee. Una maggioranza del comitato esecutivo di 20 membri sarebbe favorevole a tale sospensione, che impedirebbe alle squadre nazionali e ai club israeliani di partecipare a tornei internazionali.

La FIFA, da parte sua, non ha ancora preso una posizione definitiva. Il presidente Gianni Infantino ha annunciato che la FIFA affiderà una consulenza legale per esaminare la richiesta palestinese di sospensione di Israele. Una sessione straordinaria del consiglio direttivo è prevista prima del 20 luglio per decidere come procedere. 

Reazioni e implicazioni future

Il ministro dello sport israeliano, Miki Zohar, ha dichiarato che sta lavorando insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu per bloccare l’iniziativa di sospensione. Nel frattempo, la federazione calcistica israeliana ha definito la richiesta palestinese un “tentativo cinico” di “danneggiare il calcio israeliano”. 

Se la sospensione venisse approvata, Israele sarebbe escluso dalle qualificazioni per il Mondiale 2026 e il Maccabi Tel Aviv verrebbe estromesso dall’Europa League. Questa situazione potrebbe influenzare anche altre squadre nazionali, inclusa l’Italia, che ha in programma una partita contro Israele il 14 ottobre a Udine. 

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