La partita tra le selezioni Under 21 di Spagna e Italia è cruciale per determinare la leadership del girone. Entrambe le squadre sono già qualificate ai quarti di finale, ma il primo posto garantirebbe vantaggi logistici e più giorni di riposo. I commissari tecnici Santi Denia e Carmine Nunziata stanno valutando attentamente le formazioni da schierare, considerando sia la necessità di mantenere la coesione del gruppo sia l’opportunità di far riposare alcuni titolari.
Il tecnico spagnolo Santi Denia ha dichiarato che l’obiettivo è presentare la miglior squadra possibile, senza confermare eventuali rotazioni. Ha riconosciuto la qualità dell’Italia e sottolineato l’importanza di continuare a migliorare. La Spagna, già qualificata ai quarti di finale, punta a mantenere la coesione del gruppo e potrebbe schierare giocatori meno abituali, come fatto in tornei precedenti quando la qualificazione era già assicurata. Tuttavia, una lesione di Gerard Martín limita le opzioni in panchina, quindi alcuni titolari potrebbero essere confermati nell’undici iniziale. In particolare, Pubill o Andrés García potrebbero occupare il ruolo di terzino sinistro per coprire l’assenza di Martín.
Il commissario tecnico italiano Carmine Nunziata ha dichiarato: “Giocheremo con la nostra mentalità, farò qualche cambio”. Ha sottolineato l’importanza di mantenere l’identità di gioco della squadra, pur apportando alcune modifiche alla formazione. Nunziata ha evidenziato la necessità di gestire le energie dei giocatori, considerando l’intensità del torneo e l’importanza della partita contro la Spagna. Ha inoltre espresso fiducia nella profondità della rosa, affermando che tutti i giocatori sono pronti a dare il loro contributo quando chiamati in causa.
Rafa Marín, difensore del Napoli e della nazionale spagnola Under 21, ha analizzato l’incontro con l’Italia, sottolineando la difficoltà dell’avversario e l’importanza di mantenere la concentrazione. Ha espresso orgoglio per vestire la maglia della nazionale e ha parlato della sua esperienza in Italia, affermando di essere cresciuto fisicamente e mentalmente. Marín ha anche elogiato i tecnici Conte e Denia per le loro metodologie diverse ma preziose.
Santi Denia, dopo la vittoria contro la Romania, ha dichiarato: “Io non lo chiamo fortuna, lo chiamo sofferenza”. Ha sottolineato la costanza del team e la difficoltà del torneo, menzionando che, sebbene avessero preparato la partita, il gol iniziale della Romania ha cambiato il corso del gioco e che devono ancora migliorare. Denia ha espresso fiducia nel VAR e negli arbitri, evitando polemiche sulle decisioni arbitrali. Ha evidenziato l’importanza del lavoro di squadra e della dedizione per costruire una squadra unita e competitiva in poco tempo.
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