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A Castel di Sangro, i giocatori del Napoli celebrano l’anniversario del club insieme ai tifosi e al sindaco Caruso. Sul palco, Rrahmani, Lucca, Beukema e Marianucci condividono sogni e ambizioni.
Il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha recentemente affrontato temi cruciali per il futuro del calcio italiano, tra cui la possibilità di disputare partite all’estero, l’anticipo degli orari delle gare serali e la necessità di modernizzare gli stadi in vista di Euro 2032.
Simonelli ha discusso la possibilità di disputare partite di Serie A all’estero, non limitandosi all’Australia. In particolare, ha menzionato l’ipotesi di giocare Milan-Como in Australia durante le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, quando San Siro sarà inagibile. “C’è questa proposta dell’Australia come anche di altri paesi in particolare dell’area Mediorientale. Noi abbiamo sottoposto la richiesta ufficialmente a Figc, Uefa e Fifa. Serviranno poi le autorizzazioni delle Federazioni asiatica e australe”, ha dichiarato Simonelli. Ha inoltre sottolineato l’importanza di trasformare questa necessità in un’opportunità per promuovere il campionato italiano all’estero. “Stiamo cercando di trasformarla in un’opportunità: far conoscere il campionato italiano all’estero. Ci stiamo provando, non è sicuro che vada a buon fine ma penso di sì”, ha aggiunto.
Simonelli ha proposto di anticipare l’orario delle partite serali alle 20, al fine di migliorare l’esperienza dei tifosi e ottimizzare la programmazione televisiva. “Anticiperei le serali alle 20”, ha affermato, sottolineando come questa modifica potrebbe favorire una maggiore partecipazione del pubblico e una migliore gestione degli eventi sportivi. Tuttavia, ha riconosciuto che tale cambiamento richiederebbe un’attenta valutazione e il consenso delle emittenti televisive coinvolte.
Il presidente della Lega Serie A ha evidenziato l’urgenza di modernizzare gli stadi italiani, non solo in vista di Euro 2032, ma anche per migliorare l’esperienza dei tifosi e la competitività del campionato. “Gli Europei sono nel 2032 e se non ci diamo una mossa rischiamo che gli stadi non siano pronti. Sembra tanto tempo, sette anni, ma sappiamo quanto ci vuole. Diciamo che i tempi stanno scadendo”, ha dichiarato Simonelli. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un intervento deciso per superare gli ostacoli burocratici e accelerare i lavori necessari. “Se non si agisce chirurgicamente non ci arriveremo, dovremmo giocare gli Europei negli stadi che abbiamo, non sarebbe il massimo”, ha aggiunto.
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