Sanabria: “Il primo gol con la Cremonese è stata una liberazione”

Tonny Sanabria racconta la gioia per il suo primo gol con la Cremonese, il rapporto con il gruppo e Nicola, e le emozioni in vista della sfida contro il Torino.

Tonny Sanabria ha segnato il suo primo gol con la maglia della Cremonese contro il Lecce. L’attaccante ha descritto la rete come “una liberazione”, sottolineando l’emozione di aver segnato davanti alle sue figlie, presenti in tribuna per la prima volta. In conferenza stampa, Sanabria ha raccontato il suo momento personale e professionale, evidenziando l’importanza di questo traguardo.

Inserimento nello spogliatoio e rapporto con Nicola 

Sanabria ha parlato dell’accoglienza ricevuta nello spogliatoio della Cremonese: “Ho trovato un gruppo spettacolare, mi hanno aiutato fin da subito”. L’attaccante ha poi sottolineato il rapporto con l’allenatore Nicola, già conosciuto nelle esperienze a Genova e Torino: “È una persona umile, sempre vicino alla squadra”. Queste parole evidenziano come il clima positivo all’interno della squadra abbia favorito il suo inserimento.

Sfida da ex contro il Torino e situazione personale

Guardando alla prossima partita contro il Torino, Sanabria ha dichiarato: “Sarà particolare. Ho passato quattro anni lì e con molti compagni mi sento ancora. Sarà bello riabbracciarli”. L’attaccante ha ammesso che a Cremona non si è ancora visto il suo vero valore, anche a causa di un infortunio al soleo: “All’inizio ho fatto fatica, ora sto meglio e le cose stanno andando nella direzione giusta”. Sulla contestazione che coinvolge il Torino, Sanabria ha detto: “È una situazione delicata. Per uscirne bisogna restare uniti”.

Obiettivi della Cremonese e vita privata

Sanabria ha sottolineato la forza del gruppo e la consapevolezza dei mezzi della Cremonese: “Il gruppo e la consapevolezza dei nostri mezzi”, aggiungendo però che “pensiamo alla prossima partita, prima di tutto dobbiamo raggiungere la salvezza”. Infine, parlando della sua vita privata, ha raccontato: “Mi piace riscoprire le piccole cose, stare con la mia famiglia, condividere un mate o un tererè. Spesso ci perdiamo in un telefono invece che guardarci negli occhi”.

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