La decisione di disputare la partita di Serie A tra Milan e Como a Perth, in Australia, ha suscitato un acceso dibattito nel mondo del calcio italiano. Il centrocampista del Milan, Adrien Rabiot, ha espresso forti perplessità riguardo a questa scelta, mentre l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha difeso la decisione, sottolineando l’importanza di rispettare gli accordi economici e le esigenze di visibilità del campionato.
Dal ritiro della nazionale francese, Adrien Rabiot ha commentato la decisione di giocare la partita Milan-Como a Perth. In un’intervista a Le Figaro, ha dichiarato: “Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A contro il Como… in Australia! È completamente folle. Ma si tratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che si superano”.
Rabiot ha inoltre sottolineato le implicazioni per la salute dei giocatori: “Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita tra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre”.
In risposta alle dichiarazioni di Rabiot, Luigi De Siervo ha difeso la decisione della Lega Serie A. Durante un’assemblea a Roma, ha affermato: “Si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un’attività, cioè giocare a calcio”.
De Siervo ha inoltre evidenziato l’importanza di rispettare le decisioni del club: “Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all’estero”.
La scelta di disputare Milan-Como a Perth è stata motivata dall’indisponibilità dello stadio San Siro nel febbraio 2026, a causa delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. La Lega Serie A ha colto l’occasione per aumentare la visibilità internazionale del campionato, seguendo l’esempio di altre competizioni sportive che organizzano eventi all’estero. De Siervo ha sottolineato: “Il Tour de France è partito da Firenze, il Giro d’Italia spesso inizia all’estero. Questo serve a rafforzare il prodotto, non a indebolirlo”.
Nonostante le preoccupazioni espresse da alcuni giocatori, la UEFA ha approvato provvisoriamente la decisione, riconoscendo le circostanze eccezionali e la necessità di adattarsi a un panorama calcistico in evoluzione.
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