Pioli: “L’anno scorso in pochi credevano in noi, col Napoli possiamo ritornare ad essere il Milan”

Stefano Pioli ha parlato alla vigilia della sfida tra Napoli e Milan in campionato, primo dei tre incontri che prevedono anche la Champions
CAIRATE, ITALY – MARCH 17: Head coach AC Milan Stefano Pioli speaks with the media during press conference at Milanello on March 17, 2023 in Cairate, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Stefano Pioli ha parlato alla vigilia della sfida tra Napoli e Milan. Il tecnico rossonero si è espresso così prima del match contro la squadra di Spalletti, che sarà prossimo avversario in doppio confronto anche in Champions League:

Leao che torna dalla nazionale un giorno prima: “È chiaro che c’è stata l’ultima sosta prima di questi ultimi due mesi, saranno i due mesi decisivi. Sono verdetti e giudizi parziali. In questi due mesi possiamo fare ancora tanto”.

Che Milan arriva a Napoli rispetto un anno fa? “Durante la sosta ho detto ai ragazzi che non è cambiato niente. Un anno fa nessuno scommetteva su di noi, adesso in pochi credono in noi, in pochi credono che possiamo superare i quarti, che possiamo arrivare nelle prime quattro. È una stagione che può diventare addirittura gloriosa, ma anche un pochetto negativa. Non conta più quello che è successo l’anno scorso, dobbiamo concentrarci sulle ultime 10 di campionato e sulle 5 di Champions”.

È il momento di tornare a 4 in difesa? “C’è questa ipotesi, anche se non abbiamo mai passato di difesa a 3 o a 4. Abbiamo provato entrambe le cose, se giochiamo di Milan possiamo vincere. Se non giochiamo da Milan rischiamo di perdere”.

Siete capaci di riproporre una prestazione simile a quella dell’andata? “È stata una delle poche partite in cui non avevamo scelto di andare in parità numerica alti, ma li avevamo aspettati un pochettino. Ci saranno difficoltà, affrontiamo una squadra di livello ma credo tanto nella mia squadra. I miei ragazzi sanno che devono spingere al massimo e che devono andare oltre i propri limiti”.

Il Napoli senza Osimhen: “Che sia fortissimo è evidente, ma il Napoli ha vinto sette partite consecutive senza di lui. Le mie scelte non saranno condizionate dalla sua presenza o meno”.

Da alcune dichiarazioni che arrivano da Napoli si denota un po’ di paura? “Non lo so, dovreste chiederlo a loro”.

Perché c’è tutto questo scetticismo sul Milan? Ti affiderai ancora agli uomini dello Scudetto, che sanno come si vince? “Io credo di allenare un gruppo molto responsabile e coese che sa lavorare in un certo modo e che non si fa condizionare troppo da quello che si dice fuori. Sappiamo che abbiamo un finale di stagione molto importante. Sappiamo che abbiamo fatto molto meglio in Champions e molto peggio in campionato, ma possiamo rimediare. Per le scelte di domani sceglierò i giocatori che mi permettono di fare la partita migliore, contando che anche i ricambi potranno fare la differenza in una partita così delicata”.

Cos’ha in più il Napoli? “Molta più continuità di risultati in campionato, noi non siamo stati così continui. Gli ultimi due mesi non sono stato così all’altezza della nostre qualità. Non credo che meritassimo di perdere all’andata, ma domani sarà una partita. Comunque andrà domani la Champions sarà tutta un’altra storia, subentrano altri fattori che non sono condizionabili dalla partita di domani sera”.

Sulla sosta: “Io avrei voluto giocare il giorno dopo Udine. La sosta l’abbiao gestita nel miglior modo possibile, purtroppo le nazionali ci hanno restituito due infortuni importanti come quello di Pierre e Zlatan”.

È ancora convinto che quella sia la miglior posizione di Leao? “Sì, domani sarà lo stesso. Leao è l’unico giocatore del Milan che può andare dove vuole, basta che non va sotto la palla. Non mi piace quando va sotto la palla”.

La squadra è pronta ad andare avanti con le sue gambe e senza Ibra? “Sapete che sono il primo tifoso e sponsor di Zlatan, è troppo riduttivo però indicare Ibra come unico motivo di crescita della squadra. La squadra ha dimostrato di poter giocare anche senza Zlatan. È stato difficilissimo vincere l’anno scorso, ci stiamo accorgendo che è ancora più difficile riconfermarsi”.

Pensi che da qui alle due partite col Napoli ci sia bisogno anche di tutti gli altri che hanno giocato meno? “Assolutamente sì, ma credo che sarà un discorso solo in quella settimana lì. Prima c’è spazio per recuperare e pensare ad una partita per volta, noi dobbiamo far bene anche in campionato”.

Sacchi diceva che servono ‘occhio, pazienza e fortuna’: è così anche per domani? “Faccio gli auguri a Sacchi e Zaccheroni per il compleanno. Quelle tre lì sono abbastanza importanti, ci dobbiamo aggiungere qualità”.

Sarà un festa per le tifoserie in Champions? “Sicuramente sarà così, andare a giocare a San Siro la Champions è sempre una festa, sempre un’emozione. Parliamo di due tifoserie importanti. Ora abbiamo la partita del San Paolo, poi ci penseremo”.

Il Milan deve fare come ha fatto ieri sera Sinner come Alcaraz? “Sinner ha giocato di qualità, spirito, mentalità. Sicuramente serviranno. Gli ultimi due mesi sono stati al di sotto delle nostre qualità. ma la squadra non ha dimenticato come si preparano e come si giocano certe partite”.

Su Vranckx: “Vale per tutti: sta crescendo, è un giovane sicuramente forte. Poi devo fare delle scelte. In mezzo al campo siamo in tanti, è un giocatore che sta facendo bene in tutti gli allenamenti così come i suoi compagni. I giocatori che non giocano non è sufficiente che facciano bene, devono fare meglio per convincere l’allenatore a cambiare la formazione perché l’allenatore vuole vincere le partite. Faccio la formazione per vincere le partite. Aster sta facendo di tutto per farmi cambiare idea così come stanno facendo di tutto tanti altri suoi compagni”.

La ferocia mentale si può allenare? “Io sono sicuro che il Milan ce l’abbia, e l’ha dimostrato. Nelle partite in cui serviva l’abbiamo messo in campo, siamo stati molto meno bravi nelle altre partite. Ce l’abbiamo, riusciremo a metterlo in campo”.

Come ha visto i giocatori rientrati? “Sono stati bene, tutti hanno svolto allenamenti da giovedì con la squadra. Dispiace per Zlatan perché cominciava a star bene, dispiace per Pierre perché stava molto bene. Gli altri sono tutti in buone condizioni”.

Come si prepara la squadra mentalmente? “Con i giocatori che sono rimasti due settimane abbiamo fatto un certo tipo di lavoro, anche su carichi personalizzato. Quando gli altri vanno in nazionale c’è da sperare che giochino, perché gli allenamenti non sono molto importanti. Chi ha giocato è tornato bene, credo che la squadra stia bene dal punto di vista dell’energia fisica”.

Giocando a specchio con il Napoli potrebbe essere decisivo creare la superiorità a centrocampo arretrando il trequartista e avanzando i terzini? “È un bel suggerimento. Non credo che giocheremo a specchio, però chiaramente prenderemo delle posizioni in fase difensiva, delle posizioni diverse in fase di costruzioni per cercare di trovare vantaggi in entrambe le fasi”.

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