Pecci: “La tecnologia è un tradimento per chi ama questo gioco”

Eraldo Pecci ai microfoni di Radio Goal.

Eraldo Pecci, ha parlato in esclusiva durante la trasmissione Radio Goal, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli tra le 13 e le 16, ha parlato del momento di forma del Napoli, della partita di ieri contro la Salernitana, del VAR e di Mertens. Di seguito le sue considerazioni:

“La squadra è rodata, ha dei ricambi all’altezza e non prende mai gol, mi sembra chiaro che sia candidata al titolo. Sappiamo che Napoli è un ambiente in cui se vinci va bene e se perdi non sei più buono a niente. La cosa sicura è che non bisogna puntare al quarto posto ma bisogna puntare sempre al primo, se poi va male ti ritrovi comunque nei primi quattro.”

“Pairetto ieri si è messo anche la maglia del Napoli e non ce n’era bisogno. Gli azzurri sono una squadra che ha un modo di giocare che arriva spesso al tiro, allarga la palla sugli esterni e spesso non concretizza il volume di gioco che produce. E’ anche vero però che è una squadra che di gol ne prende pochi. Se fossi Inzaghi, di quelle che mi inseguono, avrei paura del Napoli.”

“Secondo me i rigori sono troppo facili, non lo dico per il Napoli ma parlo in generale. Questo regolamente non ci fa capire niente. E’ evidente che ci sia panico in questa generazione di arbitri che già di loro non sono tanti bravi. Non penso che con il VAR si siano diminuite le polemiche e comunque il calcio è un gioco di contatto, adesso quando vieni sfiorato vanno tutti a terra e si va a rivedere. Volevo sottolineare che sono contrario a questo tradimento del gioco.”

“Io rinnoverei il contratto a Mertens ma bisogna trovare delle condizioni ragionevoli. Poi lui è uno che fa solo gol belli e con questa estetica ripaghi tutti i costi. Lui ha sempre detto di essersi trovato bene in città. E’ chiaro che lui ha dato un’apertura.”

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