Ospina e Meret, il futuro passa per la porta

Un dualismo che va avanti da qualche anno, per la porta azzurra

L’eterna domanda che attanaglia gli appassionati di calcio è relativa al portiere. La scuola moderna di portieri è meglio di quella “vecchia”? Il portiere, al giorno d’oggi, deve saper giocare il pallone con i piedi, in modo da dare un vantaggio in fase di ripartenza, oppure deve semplicemente limitare il suo compito a comandare la difesa e fare il proprio dovere fra i pali? Forse nessuna squadra di Serie A ha due portieri, in rosa, che sono così agli opposti come Alex Meret e David Ospina. Arrivati entrambi nella sessione estiva di calciomercato nel 2018, quando sulla panchina azzurra siedeva Carlo Ancelotti, sono sempre stati in ballottaggio senza vedere una divisione netta fra i due. Prima di questa stagione, dove Ospina ha scalzato il compagno di reparto “relegando” il campione d’Europa con l’Italia a “portiere di Coppa”.

MERET – Le caratteristiche del portiere ex SPAL e Udinese le conosciamo bene: fra i pali è attento, reattivo e grazie alle lunghe leve anche difficilmente battibile, ma pecca sulle uscite alte e in fase d’impostazione con i piedi. Voluto fortemente dallo staff di Carlo Ancelotti, Aurelio De Laurentiis e Giuntoli, che avevano individuato nel friulano il portiere del futuro che poteva crescere a Napoli. Dopo un’ottima annata sotto la guida del tecnico, arriva Gennaro Gattuso e le cose cambiano: il tecnico calabrese preferisce ripartire dal basso, con Ospina che è molto più bravo a giocare la palla con i piedi, e fa giocare sempre meno l’italiano. Nell’anno solare 2021, nel periodo che va da gennaio a giugno, Meret ha collezionato un totale di 19 partite fra Serie A, Europa League e Coppa Italia subendo 34 reti, ma senza dimenticare grandi parate che hanno dato la possibilità al Napoli di mantenere il proprio vantaggio. Sotto la guida di Spalletti, le cose cambiano: il numero 1 azzurro diventa ufficialmente il “portiere di Coppa”, con solo 2 presenze nell’attuale Serie A e 1 rete subita. Titolarità messa in discussione anche a causa di un brutto infortunio alle vertebre che lo ha costretto ai box. In Europa League, in 5 presenze ha subito 8 reti, molte arrivate anche a causa di una difesa non del tutto rodata per i molti infortuni che hanno colpito il Napoli nella prima parte di stagione.

OSPINAIl “Patron”, come viene soprannominato nello spogliatoio azzurro, per la sua esperienza e per la sua capacità di comandare la difesa. Proprio per questo, forse, sia Gattuso che Spalletti gli hanno affidato i pali della porta azzurra nell’ultimo anno solare, che lo hanno visto protagonista. Ottima tecnica con i piedi, grande capacità di lettura dell’azione, acquistato verosimilmente per fare da “chioccia” a Meret proprio da Ancelotti, che probabilmente cercava una crescita esponenziale del giovane italiano anche grazie al colombiano. Sempre nella prima parte del 2021, sotto la guida di Gattuso, Ospina ha collezionato 13 presenze con 15 gol subiti, mentre dopo l’avvento di Spalletti, e aver preso in mano la difesa azzurra, nel periodo che va da settembre a dicembre ha collezionato 18 presenze con 13 gol subiti, riuscendo per più di metà del girone d’andata a far risultare la difesa del Napoli migliore di Inter e Juventus, non di certo le ultime arrivate.

FUTURO – Difficile pensare che le gerarchie, in porta, da qui al termine del campionato, possano cambiare: Ospina resterà il titolare in Serie A e Meret si giocherà la doppia sfida contro il Barcellona da titolare. Certo è che la difesa, sotto la guida del colombiano, sembrerebbe essere più tranquilla, con un piglio diverso, che non ha paura di scaricare la palla indietro per far iniziare di nuovo l’azione, cosa che accade raramente con Meret fra i pali. Due portieri con caratteristiche diametralmente opposte ma che offrono ottimi spunti tattici anche in fase di preparazione della partita per Spalletti e il suo staff. E la questione contrattuale? Per il futuro bisognerà tenere conto di molti fattori: età, stipendio a bilancio, apporto dato finora. Questo resta un rebus: il Napoli nei mesi scorsi sembrava intenzionato a rinnovare entrambi, ma Meret vorrebbe essere protagonista e comprensibilmente vorrebbe dimostrare ancora di più il suo valore. Non è da escludere un addio di Ospina nella prossima sessione di mercato estivo, quasi 34enne, per puntare tutto sul giovane Meret. Ma questa decisione spetterà a Luciano Spalletti, Aurelio De Laurentiis e tutto lo staff dirigenziale per quanto riguarda il futuro della porta azzurra.

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