Ora basta!

Basta. La misura è ormai colma. Anche ieri, nel corso di Fiorentina-Napoli, dagli spalti sono piovuti i soliti cori di discriminazione territoriale nei confronti del napoletani. E, come se non bastasse, alcuni abitanti del “Franchi” hanno rivolto a Kalidou Koulibaly cori di stampo razzista. Basta. Non è nuovo, Kalidou, a questo tipo di insulti: 26 dicembre 2018, Milano, Stadio “San Siro”, minuto 80. Nel corso di Inter-Napoli, dalla tribune attaccano il colore della pelle del centrale senegalese. Oppure, febbraio 2016: Lazio-Napoli, Koulibaly offeso con cori di matrice razzista. Basta. Siamo in Italia, nel 2021, non nell’Alabama degli Anni ’30. Per voltare pagina, occorrono sanzioni decise nei confronti di chi insulta uomini, calciatori, solo per la loro pelle. In Inghilterra, nel 2019, la polizia arrestò nel giro di poche ore un tifoso del Manchester City che aveva preso di mira con insulti razzisti due giocatori del Manchester United durante il derby di Premier League. Il tifoso fu bandito dallo stesso City. E’ arrivato il momento che anche in Italia chi si macchia di razzismo all’interno di uno stadio, venga punito con sanzioni severe. “Bisogna squalificare subito il campo”, ha detto ai nostri microfoni l’ex capo della Procura FIGC, Giuseppe Pecoraro. Ma evidentemente non basta. Occorre seguire il modello inglese ed espellere a vita dagli stadi questi individui. Che, tra l’altro, sono identificabili grazie ai sofisticati sistemi di sorveglianza. Bene ha fatto il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ad esprimere la propria vicinanza ai calciatori africani del Napoli e a denunciare ad alta voce i razzisti attraverso il proprio profilo twitter (“Victor, André-Frank, Kalidou: a nome di Firenze vi chiedo scusa. Chi ieri ha offeso i calciatori del Napoli allo stadio non rappresenta la città e non rappresenta la Fiorentina, che ha subito preso le distanze. Negli stadi non c’è posto per l’ignoranza e la stupidità”). Belle le parole del Presidente della Federcalcio Gravina, che ha definito “imbecilli” gli autori dei cori. Gravina ha detto che, per questi individui, “non c’è norma che tenga”. Invece, inasprire la normativa potrebbe far iniziare ad arginare il problema, proprio come avviene oltre la Manica. La Procura della FIGC ha aperto un’indagine, la Fiorentina ha fornito le immagini di videosorveglianza alla Questura per individuare i responsabili ed impedire loro l’accesso al “Franchi”. E’ un inizio, ma solo un inizio. Guai ad abbassare la guardia. Hai ragione, Kalidou: questi soggetti, come hai scritto, vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi, per sempre. Ora basta!

di Diego De Luca

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