L’Olimpia Milano parte col piede giusto in Eurolega 2025-26, andando a prendersi il successo sul parquet infuocato della Stella Rossa Belgrado: finisce 92-82 per i biancorossi di Ettore Messina, trascinati da un super Zach LeDay (21 punti) e da una prestazione di squadra che ha mostrato subito chimica, profondità e solidità difensiva.
Milano conferma le buone sensazioni della Supercoppa: ritmo alto, grande distribuzione offensiva e capacità di alzare il livello difensivo nei momenti chiave, come nel break decisivo in avvio di quarto periodo. I 92 punti arrivano con continuità, frutto di una coralità che coinvolge titolari e panchina.
LeDay si prende la scena con una prestazione da leader offensivo, spalle larghe nel crunch-time. Shavon Shields (13) lavora con chirurgica efficienza, mentre Josh Nebo (12+5 rimbalzi) offre finalmente a Messina un centro dominante in area, tanto atteso dopo i problemi dello scorso anno. Applausi anche per Marko Guduric (10), al debutto assoluto in maglia Olimpia: rientra dalla tendinite e illumina il parquet con triple pesantissime nel quarto finale.
L’aspetto più incoraggiante per Milano resta la profondità: Nico Mannion (9 punti, 5 assist) mostra maturità, Leandro Bolmaro (9+5 rimbalzi) conferma la brillantezza della Supercoppa, mentre dalla panchina arrivano i contributi pesanti di Pippo Ricci e Armoni Brooks (8 a testa). Una lunghezza di rotazioni che, nell’era Messina, raramente si era vista con tale efficacia.
Belgrado paga l’assenza di Isaiah Canaan, ma resta squadra ostica: Jordan Nwora (19 punti) guida i padroni di casa, supportato da Tyson Carter (16) e dalla fisicità di Ebuka Izundu (14). Nonostante qualche fiammata, la squadra di Itoudis non riesce a tenere il passo della varietà offensiva e della compattezza difensiva milanese.
Stella Rossa Belgrado 82 – Miller-McIntyre 14, Kalinic 10, Nwora 19, Moneke 9; Miljenovic, Carter 16, Ebuka 14, Ojeleye, Radosic, Davidovac.
Olimpia Milano 92 – Mannion 9, Bolmaro 9, LeDay 21, Shields 13, Nebo 12; Cancar, Ellis 2, Booker, Brooks 8, Ricci 8, Guduric 10.
L’Olimpia non lascia Belgrado: giovedì sarà di nuovo in campo, stavolta contro il Partizan di Zeljko Obradovic, reduce dalla lunga trasferta di Dubai e da una sconfitta che rischia di pesare sulle spalle. Una sfida che dirà molto di più sulla reale consistenza del gruppo milanese, ma la prima risposta è già chiara: questa Olimpia ha personalità e qualità per essere protagonista in Eurolega.
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