Il futuro dello stadio San Siro è al centro di un acceso dibattito tra le società calcistiche di Milano e l’amministrazione comunale. Inter e Milan hanno presentato un progetto congiunto per la costruzione di un nuovo impianto da 71.500 posti, caratterizzato da tribune ripide per coinvolgere maggiormente i tifosi. L’obiettivo è trasformare lo stadio in un luogo vivibile oltre i 90 minuti di gioco, con bar, ristoranti, negozi e percorsi accessibili a tutti, inclusi parcheggi sotterranei per 1.600 auto. Un elemento distintivo del progetto è l’ampia area verde di 140.000 metri quadrati, di cui 52.000 destinati a verde profondo, costruiti con materiali all’avanguardia e a basso consumo energetico.
Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha espresso entusiasmo per il progetto, affermando: “Abbiamo un obiettivo e lo raggiungeremo: costruire lo stadio più bello d’Europa a Milano, perché questa città lo merita. Siamo impegnati in questo importante progetto, su cui lavoriamo da tempo, e investiremo una somma considerevole di denaro. Sarà uno stadio per tutti, un impianto di cui, come milanesi, saremo tutti orgogliosi”.
Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha manifestato preoccupazione per i ritardi burocratici, dichiarando: “Se non si risolve il problema dello stadio a Milano, entrambi i club sarebbero costretti a trasferirsi altrove, e ciò non sarebbe positivo per la città. Ma sono ottimista, apprezzo anche l’impegno del sindaco Sala e spero che prevalga il buon senso”.
La burocrazia italiana rappresenta un ostacolo significativo per la realizzazione del nuovo stadio. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato che la delibera per la vendita dello stadio Meazza e delle aree circostanti non approderà in Giunta questa settimana, evidenziando le tempistiche incerte e la complessità della situazione. La questione del vincolo legato alla Sovrintendenza complica ulteriormente il processo decisionale.
Nel frattempo, Inter e Milan stanno valutando alternative. L’Inter ha individuato un terreno a Rozzano per la costruzione di un nuovo impianto, mentre il Milan considera l’area San Francesco nel comune di San Donato Milanese. Tuttavia, entrambe le società preferirebbero rimanere a San Siro, a condizione che le questioni burocratiche vengano risolte in tempi brevi.
In conclusione, il futuro di San Siro rimane incerto, con progetti ambiziosi da parte dei club e sfide amministrative da superare. La collaborazione tra le parti coinvolte sarà determinante per definire il destino di uno degli stadi più iconici del calcio italiano.
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