Il Napoli, sotto la guida di Antonio Conte, ha vissuto una trasformazione spettacolare. Solo un anno fa, la squadra sembrava persa, senza anima e senza cuore, lontana dai vertici della classifica. L’arrivo di Conte ha portato un cambiamento radicale: il lavoro duro, la serietà e l’organizzazione hanno permesso al Napoli di ritrovare la sua identità. In pochi mesi, il Napoli è passato dal nono posto con 50 punti a dominare la classifica con 74 punti, superando anche l’Inter. La qualificazione in Champions League è ormai aritmetica, un traguardo che sembrava lontano solo un anno fa.
La stagione non è stata priva di sfide. La partenza di giocatori chiave come Osimhen e Zielinski e di Kvaratskhelia a gennaio ha rappresentato un duro colpo, ma Conte ha saputo gestire la situazione con abilità e ha adattato la squadra a diverse situazioni tattiche, passando dal 3-4-2-1 al 4-4-2 e permettendo così al Napoli di mantenere un equilibrio straordinario. Nonostante un attacco meno prolifico rispetto all’Inter, la difesa del Napoli è stata la meno battuta nei cinque principali campionati europei, con soli 25 gol subiti e 16 clean sheet.
Tra i protagonisti di questa rinascita c’è Politano, che ha ritrovato nuova linfa sotto la guida di Conte. Politano è diventato un elemento chiave nel Napoli, giocando sia nel tridente che come quinto a tutta fascia. Anche Lukaku ha avuto un ruolo fondamentale, trasformandosi in un centravanti-rifinitore capace di segnare 12 gol e fornire 10 assist. Altri giocatori come McTominay e Anguissa hanno contribuito con 17 gol e 6 assist in due, dimostrando la capacità di Conte di esaltare le qualità dei suoi giocatori.
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