Quando si dice una brutta sconfitta, in un momento quanto mai inopinato. Il Napoli non prosegue nella sua striscia positiva in campionato, dopo i convincenti successi su Udinese e Lecce. Gli azzurri scivolano sulla più classica delle buccia di banana, la Fiorentina di Italiano, che passa ancora una volta al Maradona. I viola vincono per 3-1, in un match ricco di colpi di scena, iniziato male per gli uomini di Garcia e proseguito tra troppi alti e bassi tecnici e tattici, scanditi anche dalle scelte dell’allenatore francese su cui si discuterà molto durante la sosta. Resta sul groppone un brutto ko, in una fase di rilancio per Di Lorenzo e compagni nelle zone di alta classifica. Non ci sono sorprese nell’undici iniziale del Napoli. Garcia conferma la formazione titolare scesa in campo contro il Real Madrid, con Olivera preferito ancora una volta a Mario Rui. Tra i viola, invece, Italiano lascia in panchina Gonzalez dall’inizio. Al centro dell’attacco Nzola vince il ballottaggio con Beltran. La squadra partenopea fa il suo esordio stagionale con la maglia gara special edition Halloween, ispirata ad un luogo iconico cittadino come il Cimitero delle Fontanelle. Le prime grandi occasioni del match capitano a due difensori, Martinez Quarta da un lato è Di Lorenzo dall’altro. Il terzino azzurro al 6′, su invito di Politano, calcia alto da buona posizione. Poco dopo è la Fiorentina a passare in vantaggio al termine di una rocambolesca azione in cui è ancora una volta protagonista Martinez Quarta. A siglare la rete del vantaggio, però, è Brekalo, che batte sotto misura Meret. Al 22′ annullato un gol a Osimhen per fuorigioco. Al 31′ brutta tegola per Garcia: problema muscolare per Anguissa, costretto a chiedere il cambio. Il tecnico francese sceglie Raspadori e si mette a specchio con Italiano, schierandosi con il 4-2-3-1, con l’attaccante della Nazionale alle spalle di Osimhen. Nel pieno del recupero della prima frazione sciocchezza clamorosa di Parisi, che sbaglia un retropassaggio e regala palla a Osimhen, che viene abbattuto da Terracciano. L’arbitro La Penna non ha dubbi e concede il penalty che Osimhen torna a calciare e a segnare, abbandonandosi finalmente ad un’esultanza liberatoria dopo la segnatura. Nella ripresa Fiorentina subito pericolosa in contropiede, con Ikone’ che colpisce il palo. Il Napoli soffre quando la Fiorentina riparte e così Garcia ci ripensa e torna al 4-3-3, inserendo Cajuste per Politano e dirottando Raspadori sull’out destro. Osimhen ha la grande occasione per il 2-1, ma Terracciano in uscita lo ipnotizza. Al 64′ la Fiorentina torna avanti con Bonaventura, al termine di un’azione fortunata, con un rimpallo favorevole che mette il fantasista viola davanti a Meret. Per l’ex Milan e Atalanta si tratta del sesto gol in Serie A contro la squadra partenopea, sua vittima preferita. Ad un quarto d’ora dal termine tripla sostituzione in casa azzurra: fuori Osimhen, Lobotka e Zielinski, dentro Simeone, Gaetano e Lindstrom. I cambi, però, non sortiscono l’effetto sperato e la squadra di Italiano chiudono il match nel recupero con Nico Gonzalez, che fissa il risultato sull’1-3. Una parte del Maradona fischia al termine del match. Con il ko interno contro la Fiorentina, il Napoli colleziona la terza sconfitta in cinque gare casalinghe stagionali tra campionato e Champions League.
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