A La città del pallone, la trasmissione del lunedì sera in onda dalle 21 alle 23 su Radio Kiss Kiss Napoli e condotta da Valter De Maggio, è intervenuto l’allenatore del primo scudetto della storia del Napoli, Ottavio Bianchi. Di seguito le sue considerazioni su Napoli-Inter di sabato scorso:
“Il Napoli competitivo come l’Inter, ma sabato entrambe le squadre hanno avuto il braccino. Nessuna delle due ha voluto rischiare più di tanto, però la società Napoli come organizzazione di gioco e come struttura è organizzata per vincere. Scudetto? Per me non è un sogno, anzi è abbastanza realistico poter pensare di vincere il campionato quest’anno“.
Cinque cambi – “Oggi il calcio è cambiato rispetto alla mia epoca, soprattutto con l’introduzione dei 5 cambi a disposizione degli allenatori. Non è un caso che le grandi squadre italiane ed europee risolvono tante partite nei minuti finali grazie ai calciatori subentrati dalla panchina”.
Il calcio è cambiato – “I calciatori che vengono in Italia a giocare non sono più di prima scelta come accadeva tempo fa. Oggi viene chiesto ai dirigenti di fare il miracolo e individuare dei giocatori giovani, ma di livello. Talenti alla Dybala per intenderci. Ai miei tempi i migliori calciatori in circolazione giocavano in Italia, ora non è più così. Avere dei calciatori forti oggi fa la differenza, così come una squadra può definirsi ‘grande’ quando non guarda il nome dell’avversario, ma gioca sempre al top per vincere“.
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