Mondiali Ginnastica Indonesia: Tas conferma esclusione Israele

Il Tas respinge il ricorso della federazione israeliana: la squadra resta fuori dai Mondiali di ginnastica artistica in Indonesia. La FIG prende atto della decisione delle autorità locali, mentre prosegue l'esame di un altro ricorso.

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha respinto il ricorso presentato dalla federazione israeliana che chiedeva di garantire la partecipazione della squadra ai Mondiali di ginnastica artistica in Indonesia o, in alternativa, di spostare o annullare la manifestazione. La decisione arriva dopo il rifiuto delle autorità di Giacarta di consentire l’ingresso della delegazione israeliana nel Paese.

Decisione del TAS e motivazioni 

Il TAS ha comunicato di aver respinto le richieste cautelari presentate dalla federazione israeliana, che erano state esaminate con urgenza a causa dell’imminente inizio della competizione. “Le richieste cautelari presentate in appello ed esaminate con urgenza data l’imminenza della competizione sono state respinte”, si legge nella nota del TAS. Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha inoltre sottolineato che la Federazione internazionale di ginnastica “ha detto di non avere alcun ruolo nel rilascio dei visti d’ingresso in Indonesia” e che la decisione delle autorità locali “è del tutto al di fuori della sua competenza”.

Posizione della federazione israeliana e della FIG 

La federazione israeliana (IGF), insieme a sei atleti qualificati tra cui Artem Dolgophyat, aveva presentato due ricorsi. Secondo la IGF, lo statuto della Federazione internazionale di ginnastica (FIG) imporrebbe al comitato esecutivo di intervenire in caso di rifiuto dei visti agli atleti. La federazione israeliana sostiene che la mancata decisione della FIG “costituisca una violazione in termini di giustizia, creando così una situazione di discriminazione nei confronti di una federazione affiliata”. La FIG ha “preso atto” della decisione delle autorità indonesiane, auspicando “che venga creato al più presto un ambiente in cui gli atleti di tutto il mondo possano praticare sport in sicurezza e in tutta tranquillità”.

Le motivazioni delle autorità indonesiane 

Il ministro indonesiano degli Affari Legali e dei Diritti Umani, Yusril Ihza Mahendra, ha ribadito la “politica fermamente consolidata di non avere contatti con Israele finché non riconoscerà l’esistenza di una Palestina libera e sovrana”. Questa posizione avrebbe portato al rifiuto dei visti per la delegazione israeliana, impedendo così la partecipazione della squadra ai Mondiali di ginnastica artistica in programma a Giacarta.

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