Maglia di Maradona venduta per 8,8 milioni

La maglia di Diego Armando Maradona, utilizzata in Inghilterra-Argentina ai mondiali dell'86 venduta per 8,8 milioni
Diego Maradona (Photo by Jean-Yves Ruszniewski/Corbis/VCG via Getty Images)

Maradona e il momento più “iconico” della storia calcistica mondiale. Il gol più bello di sempre, e l’inganno più emblematico mai conosciuto. In quell’Argentina-Inghilterra, l’aria epica la si respirò già dai giorni precedenti, e non abbandonò mai più le menti e gli occhi di chi visse quei momenti, così come verrà per sempre narrata nei secoli a venire. Il protagonista di quella storia, ovviamente, fu Diego Armando Maradona, in quel mondiale che finalmente conquistò con la sua nazionale da capitano e condottiero. E, di fatto, la maglia indossata soprattutto in quella partità, diventò il cimelio sportivo più ambito, ed oggi anche il più pagato di sempre. Venduta all’asta per 8,8 milioni di euro, in pochi sanno che la maglia più iconica del calcio era in realtà un “tarocco”. L’Argentina di Diego, nel Mondiale che poi avrebbe vinto, a causa di un sorteggio non proprio fortunato, fu costretta a giocare in Messico tutte le sue partite dalle 12:00 alle 16:00, in un caldo torrido a 2000 metri di altitudine. Per questo motivo Le Coq Sportif, sponsor tecnico della Selecion, ideò un tessuto tecnico in microfibra che favoriva la traspirazione. Questo per la prima maglia, mentre, inspiegabilmente, le seconde maglie vennero prodotte in cotone grosso, come era consuetudine a quell’epoca. Per questo l’allenatore dell’Argentina, che già con questa maglia aveva perso 1-0 contro l’Uruguay, associò la sconfitta al caldo e al peso di queste maledette casacche sudate e decise che mai più la sua squadra sarebbe scesa in campo con quella divisa. peccato che il sorteggio, ancora una volta malevolo, decise che i quarti di finale con l’Inghilterra, che si sarebbe disputata alle ore 12:00, l’Argentina l’avrebbe dovuta giocare proprio con quella maglia. E fu allora che mister Biliardo mandò il proprio magazziniere, Ruben Moschella, a cercare un’alternativa tra le strade di Città del Messico. “Cerca nei mercatini! Ci saranno sicuramente maglie contraffatte della Selección. Giocheremo con quelle!”. Ruben tornò con due prototipi. A scegliere quella giusta fu proprio Diego. “Con questa vinceremo contro l’Inghilterra”, disse. Venne rattoppato uno scudetto, creato al momento da un grafico del posto, e vennero stampati gli unici numeri disponibili sul mercato che c’erano. Dei grossi numeri argentati, da football americano. Il resto è storia.

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