Lucchesi: “Il calcio è nelle mani dei procuratori! Ci vogliono regole chiare, semplici ed applicabili”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Kiss Napoli, nell’appuntamento pomeridiano di Radio Goal, è intervenuto il dirigente sportivo Fabrizio Lucchesi.
Queste le sue dichiarazioni.

IL CALCIO NELLE MANI DEI PROCURATORI? – “Lo abbiamo già fatto in buona parte. Oggi, la figura del procuratore fa parte delle contrattazioni e non si può dire che sia sbagliato perché, in ogni ambito di vendita, ci sono tali figure. Il problema è che hanno sempre ottenuto e hanno guadagnato, nel corso degli anni, talmente tanta forza e sono stati così assecondati che, adesso, sono diventati una norma. Non bisognerà meravigliarsi se, in futuro, le agenzie dei calciatori diventeranno i proprietari del cartellino come si fa in Sudamerica già da tanti anni ed è un fenomeno che va calmierato“.

USCITA DAL SISTEMA CALCIO – “In questo modo, la ricchezza non è più ridistribuita in quel mondo e la soluzione non passa attraverso l’iniziativa di un solo presidente. Il problema va guardato su scala mondiale perché le squadre comprano giocatori in tutto il mondo. Se non si regolamenta questa situazione, accade che chi ha più soldi vince. Ci devono essere, però, delle regole concrete ed applicabili senza incappare, per esempio, nella barzelletta del fair play finanziario. Devono essere semplici altrimenti non sono applicabili. Devono essere chiare altrimenti si possono facilmente eludere. Se non sono né chiare né semplici, non verranno mai rispettate“

OPZIONE CONTRATTO SPALLETTI – “Secondo me, il Napoli la eserciterà e fa anche bene perché da continuità al progetto sportivo, forza all’allenatore e possibilità di programmare. Già da ora, il Napoli sta lavorando per giugno perché è una società lungimirante“.