Hamilton: “Cosa mi servirebbe? Un trapianto di cervello. So che i tifosi, il team e i capi non sono contenti”

Il pilota britannico esprime frustrazione per le sue recenti prestazioni e riconosce le aspettative del team e dei tifosi.

Lewis Hamilton ha recentemente espresso la sua frustrazione riguardo alle sue prestazioni in pista, dichiarando: “Cosa mi servirebbe? Un trapianto di cervello. So che i tifosi, il team e i capi non sono contenti”. Queste parole riflettono la pressione che il pilota britannico sente nel soddisfare le aspettative di una squadra storica come la Ferrari.

Un inizio di stagione sotto le aspettative

Dopo il suo passaggio alla Ferrari nel 2025, Hamilton ha affrontato difficoltà nel trovare il giusto feeling con la nuova monoposto. Nonostante l’entusiasmo iniziale e l’impegno profuso, i risultati in pista non sono stati all’altezza delle aspettative. Il team principal Frederic Vasseur ha commentato: “Non voglio incolpare lui o la Mercedes, ma sono convinto che quella non fosse una situazione facile da gestire e posso capire che, se le cose non vanno bene, si possa patire questo rapporto”.

La pressione dei tifosi e del team

La Ferrari è nota per la passione dei suoi tifosi e per le elevate aspettative che circondano il team. Hamilton ha riconosciuto questa pressione, affermando: “So che i tifosi, il team e i capi non sono contenti”. Questa consapevolezza aggiunge ulteriore peso sulle spalle del pilota, che si trova a dover dimostrare il suo valore in un ambiente nuovo e altamente competitivo.

Prospettive future e determinazione

Nonostante le difficoltà iniziali, Hamilton rimane determinato a migliorare le sue prestazioni e a contribuire al successo della Ferrari. Il pilota britannico ha dichiarato: “Devo scrivere la mia storia con Ferrari”. Questa determinazione sarà fondamentale per affrontare le sfide future e per soddisfare le aspettative di tifosi e team.

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