Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, nell’appuntamento odierno di Radio Goal, è intervenuto Gyorgy Garics, ex terzino destro di Napoli, Atalanta e Bologna.
Queste le sue dichiarazioni.
MERTENS – “Capisco benissimo la sua voglia di concludere a Napoli la sua carriera. Chi, oggi, dentro, riesce a dare valore al denaro e all’affetto che riceve in un posto, risulta difficile non innamorarsene. Ciò non va, per forza, di pari passo con la voglia di continuare la carriera o con i desideri della società ed è un matrimonio che va fatto in due, tra la società e il giocatore“.
DI LORENZO – “Secondo me, non è tanto la crescita che ha avuto quanto la continuità. Da quando è arrivato, non ha mai avuto grossi alti e bassi. Ne è conferma la convocazione in Nazionale prima degli Europei dove è entrato nel giro disputando tutte le partite ad alto livello, diventando un uomo imprescindibile per Mancini e per il Napoli. Si è visto subito che è un ragazzo con la testa sulle spalle, che sa il fatto suo e ci mette impegno. Ha ottime qualità e doti fisiche e, quando si sente la fiducia della società e dell’allenatore, si fa meno fatica a migliorare quelle piccole debolezze che ognuno ha. Sicuramente, è uno dei più bravi.“.
MARIO RUI – “Io girerei il discorso e le critiche su un altro punto. Appare esagerato elogiare troppo quando non si fanno prestazioni adeguate. A Napoli e nel mondo del calcio in generale, succede che, quando le cose vanno bene, sono tutti fenomeni e, quando vanno male, si deve per forza dare la colpa a qualcuno. Non è giusto trattarlo male perché è in una squadra che è terza in classifica, con tutte le carte in regola per fare bene“.
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