Diogo Jota, morto in un incidente con il fratello: si era appena sposato e lascia tre figli

Il calciatore portoghese Diogo Jota è morto a 28 anni in un tragico incidente stradale insieme al fratello André. Solo pochi giorni prima aveva sposato la compagna di una vita, Rute Cardoso, con cui aveva costruito una famiglia e avuto tre figli. L’articolo ripercorre la sua carriera, la vita privata e il cordoglio del mondo del calcio.

Diogo José Teixeira da Silva, conosciuto in tutto il mondo come Diogo Jota, è morto tragicamente nella notte tra il 2 e il 3 luglio insieme al fratello André in un incidente d’auto avvenuto lungo l’autostrada A-52, in provincia di Zamora, Spagna. L’auto su cui viaggiavano è uscita di strada al chilometro 65, prendendo fuoco. I soccorritori, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso: entrambi sono morti sul colpo.

Solo pochi giorni fa, il 22 giugno, Jota aveva coronato il sogno di sposare la sua compagna di sempre, Rute Cardoso. A celebrare con loro, in un’intima cerimonia in Portogallo, c’erano i tre figli della coppia e i familiari più stretti. “A day we will never forget 🤍”, aveva scritto Jota sotto un video condiviso sui social. Rute, commossa, aveva risposto: “Yes to forever. My dream came true.”

Una carriera luminosa, una vita piena d’amore

Jota aveva cominciato a tirare i primi calci al pallone nel vivaio del Gondomar, ma fu al Paços de Ferreira che debuttò tra i professionisti nel 2014. Da lì, una crescita rapida e continua: nel 2016 il passaggio all’Atlético Madrid, il prestito al Porto e poi la svolta al Wolverhampton, dove si fece notare contribuendo con 17 gol alla promozione in Premier League.

Nel 2020 il grande salto al Liverpool, che lo acquistò per 43 milioni di euro. In maglia Reds, sotto la guida di Jurgen Klopp, Diogo Jota si affermò come uno degli attaccanti più completi e intelligenti della Premier League. In cinque stagioni ha collezionato oltre 120 presenze e segnato 47 gol, contribuendo in modo determinante alla conquista della Premier League 2024‑2025.

Anche in nazionale ha lasciato il segno: 49 presenze, 14 reti, e i successi nella Nations League, vinta nel 2019 e ancora nel 2025, appena poche settimane fa.

Una famiglia solida

La sua vita privata era profondamente intrecciata con quella di Rute, la ragazza conosciuta ai tempi del liceo. Insieme avevano lasciato il Portogallo per l’Inghilterra, dove avevano costruito una famiglia piena d’amore. Il loro primo figlio, Dinis, era nato nel febbraio 2021. A novembre 2024 era arrivato il terzo bambino, portando a tre i figli della coppia: due maschi e una femmina, il cui nome non è mai stato reso pubblico.

Jota, oltre che per le sue doti tecniche, era ammirato per la dedizione alla famiglia, la riservatezza, la semplicità. Amava i videogiochi e condivideva spesso momenti di vita quotidiana con Rute e i bambini, regalando ai suoi tifosi uno sguardo autentico sulla sua umanità.

Il dolore del calcio mondiale

La notizia della sua morte ha colpito duramente il mondo del calcio. Il Liverpool, la federazione portoghese e numerosi club europei hanno espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia. In molti stadi, da Lisbona a Londra, verranno osservati minuti di silenzio. I tifosi, commossi, ricordano un calciatore talentuoso ma soprattutto un uomo gentile, un padre devoto, un compagno fedele.

La scomparsa di Diogo Jota, a soli 28 anni e pochi giorni dopo il matrimonio, è un dolore che va oltre il campo da gioco. Resta il ricordo luminoso di un ragazzo che aveva saputo vivere e vincere con eleganza, dentro e fuori dal rettangolo verde.

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