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Giovanni Malagò esprime il desiderio di vedere Carlo Ancelotti come tedoforo alle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina, durante la cerimonia del Premio Nils Liedholm a Cuccaro Monferrato.
Si chiude dopo appena cinque mesi l’esperienza di Davide Ancelotti sulla panchina del Botafogo. Il tecnico, figlio del commissario tecnico del Brasile Carlo Ancelotti, ha rassegnato le dimissioni da allenatore del club di Rio de Janeiro, come annunciato ufficialmente dalla società nella giornata di mercoledì.
In una nota diffusa sui propri canali, il Botafogo ha ringraziato Ancelotti per la professionalità e l’impegno dimostrati durante il suo breve periodo alla guida della squadra, sottolineando come l’allenatore abbia fatto parte a pieno titolo della famiglia alvinegra. Il club ha inoltre comunicato che a breve verrà resa nota la nuova guida tecnica.
Alla base della separazione, secondo quanto riportato dai media brasiliani, ci sarebbero divergenze interne legate alla metodologia di lavoro. In particolare, il nodo del contendere avrebbe riguardato l’intensità degli allenamenti proposta da uno dei preparatori fisici dello staff di Ancelotti. La dirigenza della SAF avrebbe deciso di rescindere il contratto di questo membro dello staff, una scelta giudicata inaccettabile dal tecnico, che avrebbe quindi optato per lasciare l’incarico.
Ancelotti, 36 anni, chiude la sua esperienza al Botafogo con un bilancio complessivo di 14 vittorie, 11 pareggi e 7 sconfitte in 32 partite ufficiali. Sotto la sua gestione, il club carioca è riuscito a raddrizzare una prima parte di stagione complicata, risalendo la classifica del Campeonato Brasileiro fino al sesto posto, risultato che ha garantito l’accesso ai turni preliminari della prossima Coppa Libertadores.
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