Chivu: “Contro la Roma serve lucidità e coraggio”

Alla vigilia di Roma-Inter, l'allenatore nerazzurro Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa, sottolineando l'importanza di affrontare la partita con determinazione e intelligenza tattica.

Alla vigilia della sfida tra Roma e Inter, valida per la settima giornata di Serie A, l’allenatore nerazzurro Cristian Chivu ha tenuto una conferenza stampa per discutere della preparazione della squadra e delle aspettative per il match.

Preparazione della squadra e condizioni dei giocatori

Chivu ha iniziato aggiornando sulle condizioni dei giocatori rientrati dagli impegni con le nazionali:

“Sono tornati tutti sani, senza problemi. È chiaro che alcuni hanno accumulato diversi minuti in nazionale, qualcuno ha giocato anche due partite da novanta. Per questo abbiamo dato loro qualche giorno in più di riposo e li abbiamo gestiti per averli domani al meglio, sia fisicamente che mentalmente”.

Analisi dell’avversario e strategie di gioco

Parlando della Roma, Chivu ha riconosciuto la solidità difensiva della squadra allenata da Gasperini:

“Della Roma mi piace la continuità che ha dato al lavoro precedente di Ranieri, aggiungendo le idee di Gasperini. Ha trovato il giusto equilibrio tra la solidità difensiva e la marcatura a uomo. È una squadra organizzata, che difende bene, sa interpretare i momenti, viene avanti con coraggio e determinazione ma sa anche chiudersi con ordine. Dovremo essere lucidi e rapidi nel capire dove possono concedere qualcosa, sfruttare i momenti giusti e colpire con decisione”. 

Sulla scelta degli attaccanti da schierare contro la difesa a uomo della Roma, Chivu ha dichiarato:

“Ho tre attaccanti e sono tutti bravi a interpretare quel ruolo, a prescindere da come difendono gli avversari. Sono capaci di adattarsi e di improvvisare se serve”. 

Obiettivi e mentalità della squadra

Chivu ha sottolineato l’importanza di mantenere la determinazione mostrata nella partita contro la Cremonese:

“Mi aspetto di ripartire da quello che abbiamo fatto contro la Cremonese: determinazione, grinta, continuità. Dobbiamo consolidare i nostri punti di forza e fare un passo in avanti, non tornare indietro. Sappiamo quanto siano importanti tutte le partite, perché ormai abbiamo imparato a trattarle tutte come finali. Non conta se affrontiamo una grande o una piccola: ciò che importa è la nostra mentalità, la nostra voglia di essere dominanti e di imporre il nostro gioco. Questa squadra ha qualità, valore e ambizione per restare agganciata su tutti i fronti e arrivare fino in fondo”. 

Rapporto con Gasperini e ricordi di Roma

Riguardo al suo rapporto con l’allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini, Chivu ha affermato:

“Con lui ho un ottimo ricordo, anche se l’esperienza è stata breve. Mi aveva lasciato una grande impressione, confermata poi da tutto quello che ha fatto in carriera. A Bergamo ha rivoluzionato il modo di intendere il calcio, portando innovazione e coraggio. È stato un punto di riferimento per tanti noi giovani allenatori. Mi ricordo che con lui avevo fatto una delle migliori preparazioni della mia carriera, ero al top fisicamente e mentalmente. Purtroppo i risultati non arrivarono subito, ma ha dimostrato tutto il suo valore, diventando un esempio per molti”. 

Parlando del suo ritorno a Roma, Chivu ha condiviso:

“I quattro anni a Roma sono stati molto importanti per me. Sono arrivato giovane, ho trovato un campionato che all’epoca era il più forte del mondo e ho avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori: Capello, Spalletti, Voeller, Prandelli, Conti, Delneri. Lì ho imparato molto e mi sono innamorato dell’Italia, che mi ha dato tanto. Roma è stata una tappa fondamentale per la mia crescita, sia come atleta che come uomo”. 

Gestione dei giovani talenti e scelte di formazione

Sul giovane attaccante Pio Esposito, Chivu ha detto:

“Con lui parlo spesso, perché credo sia giusto dargli qualche consiglio. È un giocatore dell’Inter e della Nazionale, quindi la pressione fa parte del gioco. L’importante è evitare paragoni inutili: è ancora giovane, ma ha una mentalità e una professionalità già molto mature. È un profilo internazionale, apprezzato ovunque. Non bisogna dimenticare che in due mesi gli è cambiata la vita, ma era quello che voleva. Adesso è sul palco: deve ballare, imparare a stare, anche a sbagliare, e continuare con la stessa motivazione di sempre per migliorarsi”. 

Infine, riguardo alle scelte di formazione, Chivu ha confermato:

“Sì, gioca Sommer. Per Thuram vedremo, non lo so ancora”. 

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