Castellacci: “Il protocollo andava cambiato prima, meglio tardi che mai”

Enrico Castellacci a Radio Goal.

Enrico Castellacci, durante la trasmissione Radio Goal, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli tra le 13 e le 16, ha parlato del nuovo protocollo della lega per gestire la situazione COVID. Di seguito le sue considerazioni:

“Sono stato ospite di KissKiss tante volte e ho sempre detto che si sarebbero dovuti aggiornare i protocolli che erano stati indetti nel 2020. Ma non lo dicevo perché sono più bravo degli altri, ma semplicemente perché era lapalissiano. Mi chiedo come mai nessuno nei tavoli delle commissioni abbia chiesto questa cosa, ma lasciamo stare. Questo protocollo è assolutamente sensato, sono d’accordissimo sulla questione del 35%. Altrettanto sensato è questo return to play cioè questo nuovo provvedimento per ritornare a giocare. Con questa circolare ministeriale, che ha seguito i protocolli della federazione medico-sportiva, si anticipano i tempi di ritorno al fioco per quelli che hanno avuto il virus, adesso dopo una settimana si può far già richiesta per l’idoneità sportiva. Tutto questo è stato fatto per burocratizzare anche il ritorno al gioco.”

“Con molta tranquillità mi sento di dire che è tutto falsato il modo di vivere di un italiano, che anche il campionato di calcio possa essere non equiparato ad un campionato normale questo è chiaro. La cosa importante è che bisogna essere sempre vigili sui cambiamenti repentini che ci possono essere per non mettere in difficoltà il campionato e la nazionale. Non condivido la scelta del governo dell’ingresso allo stadio di sole 5000 persone, ricordiamoci che chi ha la terza dose ha una certa credibilità sanitaria, si potrebbe far entrare tutti quelli con il super green pass per dare una parvenza di normalità. Con questa scelta si mette in dubbio la valenza del vaccino che invece ha una valenza enorme.”

“Il protocollo prevede che chi sia positivo debba essere isolato, mentre gli altri devono fare tamponi tutti i giorni fino a 4 ore prima della partita. Se uno è positivo ma asintomatico se sta bene dopo 7 giorni può rifare l’idoneità sportiva. Chiaramente il tampone vale per quelli che sono stati a contatto con un positivo. Se invece un positivo ha dei sintomi più o meno gravi chiaramente cambiano i termini, si arriva a 30 giorni prima di poter richiedere l’idoneità e vengono fatte delle visite più approfondite.”

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