La più grande sorpresa di questo torneo di serie A. La Gevi sta meravigliando per solidità e continuità di risultati. Quarto posto in classifica, quarta vittoria consecutiva espugnando anche Brindisi e una consapevolezza nuova. Il pass conquistato per le Final Eight di Torino è solo il giusto riconoscimento per una stagione che al momento è super. Il NapoliBasket dopo due salvezze rimediate all’ultima giornata di campionato in estate ha deciso di ristrutturarsi ed affidarsi ad Alessandro Dalla Salda investendolo del ruolo di Amministratore Delegato. Competenza ed organizzazione hanno portato la Gevi ad avere una struttura piramidale che sta funzionando. La squadra costruita da Pedro Llompart ha un senso ed un’estetica ben riconoscibile. Un basket di sistema affidato ad Igor Milicic che sta plasmando un gruppo assetato di risultati.

Sul parquet si nota subito l’organizzazione difensiva con giocatori capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo. In attacco invece c’è più libertà di esecuzione rispetto alle regole rigide di quando si è nella metà campo difensiva. Tyler Ennis è un ottimo direttore d’orchestra, re degli assist grazie al suo naturale piacere di passare la palla. Markel Brown ha dato quella ferocia e propensione alla vittoria che forse prima non era così radicata. Sokolowski è il soldato di Milicic difesa ed attacco si fa trovare sempre pronto all’appello. Tomislav Zubcic è la grande sorpresa di questa serie A: ala con un tiro mortifero ed una cazzimma sana, eletto giocatore del mese di novembre ha la capacità di infiammare il PalaBarbuto con le sue giocate. Tariq Owens regala quella verticalità che è sempre preziosa in un contesto di gioco organizzato. Dalla panchina parte Jacob Pullen, la carta capace di sparigliare, jolly prezioso, esperienza da vendere e senso del canestro incredibile. Risorse inestimabili per il tecnico croato anche Alessandro Lever, Michele Ebeling e Dut Mabor. Menzione speciale per il capitano Giovanni De Nicolao collante ed uomo spogliatoio. Senza dimenticarsi di Justin Jaworski che prima dell’infortunio era un punto di riferimento della squadra. Non si sa dove potrà arrivare questa Gevi, però al momento vedere il PalalBarbuto sempre pieno e rumoroso è uno spettacolo al quale difficilmente si può rinunciare.