Adriano Panatta ricorda Nicola Pietrangeli: “Un amico straordinario, elegante in campo e fuori”

Adriano Panatta rende omaggio a Nicola Pietrangeli, sottolineando la loro amicizia, le esperienze condivise e l'eleganza che caratterizzava il campione sia dentro che fuori dal campo.

Adriano Panatta ha ricordato con affetto Nicola Pietrangeli, scomparso all’età di 92 anni, sottolineando la loro profonda amicizia e le numerose esperienze condivise nel mondo del tennis. Intervenendo a ‘Storie Italiane’ su Rai1, Panatta ha dichiarato:

“Nicola era il mio amico, anche se ci beccavamo ogni tanto, ma era un gioco che facevamo.”

Ha poi aggiunto:

“Io lo voglio ricordare con allegria, è stato un personaggio straordinario, al di là di essere un campione assoluto che ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere nel periodo in cui giocava.” 

Panatta ha evidenziato come, alla sua nascita, Pietrangeli fosse già una promessa del tennis italiano, giocando al Tennis Parioli all’età di 17 anni. Nel corso degli anni, i due hanno condiviso numerose esperienze, sia in campo che fuori:

“Abbiamo anche giocato insieme, ci siamo divertiti, abbiamo fatto le vacanze insieme. Io e Nicola eravamo molto amici.” 

Riflettendo sulla personalità di Pietrangeli, Panatta ha sottolineato la sua eleganza e il suo amore per la vita:

“Nicola era un uomo che amava la vita, una persona divertente che era tutto meno che serioso, specialmente con me. Eravamo molto amici, abbiamo trascorso insieme le vacanze, abbiamo giocato insieme, abbiamo fatto insieme la tournée negli Stati Uniti. Io a volte mi divertivo a farlo arrabbiare, poi finiva tutto in una grande risata.” 

Ha inoltre ricordato il ruolo determinante di Pietrangeli nella storica vittoria della Coppa Davis del 1976:

“Nicola era stato determinante per farci andare in Cile. Si è battuto molto durante la polemica politica per far sì che andassimo a giocare la finale.”

Infine, Panatta ha espresso il suo dolore per la recente perdita del figlio di Pietrangeli, Giorgio, e ha condiviso un aneddoto sull’ultima telefonata avuta con Nicola:

“La cosa che mi faceva più male in questo ultimo periodo era che non volevo che soffrisse: lui ha avuto un colpo tremendo quando è morto Giorgino. L’ultima volta che l’ho chiamato, pochi giorni fa, gli ho detto ‘alzati dal letto, accidenti a te’. Lui mi diceva che non voleva. Però ha fatto una vita bellissima.”

Le parole di Panatta rendono omaggio a un’amicizia profonda e a un campione che ha lasciato un segno indelebile nel tennis italiano.

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