L’addio al “Maestro di Sanremo”
Lutto nel mondo della musica italiana: è morto a 69 anni Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore tra i più amati dal pubblico. Si è spento questo pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato a causa di una polmonite interstiziale precipitata rapidamente. La notizia è stata confermata dall’ospedale e dalla famiglia, che ha chiesto il massimo riserbo: «I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata».
Una vita tra note, passioni e maestria
Nato a Napoli nel 1956, Vessicchio si diplomò in pianoforte e iniziò la carriera collaborando con artisti come Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Nino Buonocore e Lina Sastri. Negli anni Ottanta arrivò la svolta: la collaborazione con Gino Paoli, con cui firmò brani iconici come “Ti lascio una canzone” e “Cosa farò da grande”.
La consacrazione definitiva arrivò nel 1990, quando salì per la prima volta sul podio dell’Ariston. Da allora, il suo nome divenne sinonimo di Sanremo. Vinse quattro edizioni come direttore d’orchestra – con gli Avion Travel, Alexia, Valerio Scanu e Roberto Vecchioni – e ricevette numerosi riconoscimenti per i suoi arrangiamenti.
Oltre Sanremo: un maestro popolare e colto
Parallelamente alla carriera festivaliera, Vessicchio divenne un volto familiare della televisione grazie alla partecipazione al programma “Amici di Maria De Filippi”, dove per anni insegnò ai giovani il rispetto e l’amore per la musica. La sua presenza pacata e autorevole conquistò il pubblico di ogni età.
Negli ultimi anni aveva sperimentato nuove forme d’arte, unendo suono e natura nel progetto enologico Musikè Vini, dove i vini venivano affinati con vibrazioni armoniche. “La musica è l’arte dell’equilibrio”, diceva, “e un buon vino è una sinfonia tra uomo e natura”.
Il ricordo del mondo della musica e della politica
La scomparsa del maestro ha scosso profondamente l’Italia.
La premier Giorgia Meloni ha scritto su X: «‘Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio’ non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio, Maestro».
Il leader del M5S Giuseppe Conte ha aggiunto: «Un grande lutto per la musica e per i nostri ricordi collettivi. Sanremo non sarà più lo stesso».
Anche Matteo Salvini ha espresso cordoglio: «Addio a un grande artista, il suo sorriso e la sua maestria resteranno nella nostra memoria».