Napoli balla, il Maradona suona ed intorno ad Osimhen c’è solo musica

Otto goal in nove partite e Victor Osimhen vola. Non solo lui, vola anche il Napoli di Spalletti. Primo, primissimo in campionato a punteggio pieno. La casella dei punti racimolati in Serie A fino ad ora dice 24. Eguagliato l’ormai storico record ottenuto anni fa da Maurizio Sarri, questo Napoli ha le stigmate della grande squadra. Volano gli azzurri, guardano tutti dall’alto e si godono la vetta della classifica. Osimhen s’innalza sull’assist di schiena di Elmas e fa fuori anche l’ostico Torino di Ivan Juric. Ci pensa sempre lui, c’è sempre o quasi sempre il suo zampino in ogni azione da goal del Napoli. Lotta, corre, combatte e poi spicca il volo quando salta per battere Milinkovic Savic regalando l’ottava vittoria consecutiva in campionato alla banda Spalletti.

Questo Napoli funziona e come, è sempre dentro ad ogni match e l’armonia che esprime è musica per i circa 30mila tifosi accorsi al Maradona e non solo. E’ temuto un po’ da tutti, fa paura a chiunque e quello spauracchio con la nove dietro diventa sempre più devastante. Di testa, di destro, in scivolata, strattonato, ma la rete la gonfia sempre. I suoi numeri sono micidiali, di questo passo non ci vorrà molto per accasarsi di fianco ai più grandi attaccanti della storia azzurra. Osimhen è il terminale offensivo che mancava da un po’ in casa Napoli. Gennaio è ancora lontano, per fortuna. Ora c’è il Legia, poi la Roma, il Bologna, la Salernitana e di nuovo il Legia. Napoli balla, il Maradona suona ed intorno ad Osimhen c’è musica. E che musica….

di Fabio Cannavo

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