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Marco Pietrangeli racconta il padre Nicola, la sua passione per il tennis e le emozioni vissute durante la Coppa Davis.
Ieri, Roma ha reso omaggio a Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano scomparsa all’età di 92 anni. La camera ardente è stata allestita al Foro Italico, nello stadio che porta il suo nome, e i funerali si sono svolti nella chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio.
La salma di Nicola Pietrangeli è stata accolta questa mattina nel campo a lui dedicato all’interno del complesso del Foro Italico di Roma, dove è stata allestita la camera ardente. Il feretro, accompagnato dal picchetto d’onore dei Carabinieri, è stato posizionato al centro del campo, decorato con fiori bianco-azzurri, accanto alla Coppa Davis conquistata dall’Italia nel 1976 sotto la sua guida da capitano. Un maxi-schermo ha trasmesso le immagini della sua carriera, mentre in sottofondo si sono udite le note di Charles Aznavour, uno dei suoi artisti preferiti.
Tra le personalità presenti, Licia Colò ha ricordato con commozione il legame speciale che la univa a Pietrangeli. “Nicola è stato un momento molto importante della mia vita e un carissimo amico, per sempre, e continuerà a essere un maestro di vita”, ha dichiarato la conduttrice. “Oggi ci ha fatto piangere e commuovere, un ultimo saluto con ‘My Way’, sul campo che porta il suo nome, lui forse ora riderà, a noi ha fatto piangere, ci ha salutato dicendoci: non dimenticatemi”. Colò ha aggiunto: “A me e alla sua famiglia lascia un vuoto, ma ha una nipotina meravigliosa, Nicole Pietrangeli, continuerà di sicuro a essere ricordato”.
Nel pomeriggio, alle ore 15, si sono svolti i funerali in forma privata presso la chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. L’ingresso del feretro è stato accompagnato da un maxischermo che proiettava immagini dei trionfi di Pietrangeli, con la sua foto e la scritta “1933 – infinito”, a celebrare la sua figura leggendaria.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo dello sport, colleghi, amici e familiari, oltre a tanti cittadini che hanno voluto rendere omaggio al campione. Adriano Panatta, visibilmente commosso, ha partecipato alla cerimonia, ricordando il legame profondo che lo univa a Pietrangeli.
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