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Una notte di grandi prestazioni individuali nella NBA: Curry trascina Golden State alla vittoria su San Antonio, mentre Harden guida i Clippers al successo contro Dallas.
Michael Ray Richardson, conosciuto da tutti come “Sugar”, è scomparso all’età di 70 anni a Lawton, Oklahoma, dopo una lunga battaglia contro un tumore alla prostata. La notizia è stata confermata dal suo avvocato e amico John Zelbst.
Richardson è stato una figura di spicco nella NBA tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Selezionato come quarta scelta assoluta nel Draft NBA del 1978 dai New York Knicks, ha giocato anche per i Golden State Warriors e i New Jersey Nets. Durante la sua carriera NBA, è stato convocato quattro volte all’All-Star Game e ha guidato la lega in palle rubate per tre stagioni. Tuttavia, nel 1986, è stato squalificato a vita dalla NBA per violazioni legate all’uso di cocaina.
Dopo la squalifica, Richardson ha trovato una seconda opportunità in Europa, approdando alla Virtus Bologna nel 1988. Con la maglia bianconera, ha giocato fino al 1991, contribuendo significativamente al ritorno ai vertici del basket italiano del club. Durante il suo periodo a Bologna, ha vinto due Coppe Italia (1989 e 1990) e la Coppa delle Coppe nel 1990, primo trofeo europeo nella storia della Virtus.
La Virtus Bologna ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Richardson, definendolo “uno dei simboli della storia del club”. Il club ha dichiarato: “Per sempre uno di noi. Ciao ‘Sugar'”. Il figlio di Richardson, Amir, è un calciatore professionista che attualmente gioca per la Fiorentina. Il club viola ha espresso le sue condoglianze, affermando: “Il Presidente Rocco Commisso, sua moglie Catherine, il Direttore Generale Alessandro Ferrari, il DS Roberto Goretti e tutta la Fiorentina si stringono attorno ad Amir Richardson ed esprimono le più sentite condoglianze a lui ed alla sua famiglia per la scomparsa del padre”.
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