Antonio Conte ha partecipato ad Acerra alla cerimonia di intitolazione di alcuni locali del Centro sportivo diocesano a Roberto Lorentini, una delle vittime della tragedia dell’Heysel. L’evento si è svolto nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Io ti rispetto”, promossa dalla Caritas di Acerra insieme all’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel. Presenti anche Sergio Brio, storico capitano della Juventus e testimone diretto della tragica serata di Bruxelles.
Durante la cerimonia, Antonio Conte ha voluto ricordare le vittime dell’Heysel e ha lanciato un messaggio contro ogni forma di violenza. “La violenza non deve vincere mai, che sia in uno stadio, per strada o in un focolare domestico. Dobbiamo essere intransigenti e cercare sempre una via diversa”, ha dichiarato Conte. La sua presenza è stata accolta con calore dai partecipanti e dagli organizzatori, che hanno sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime e di promuovere il rispetto nel mondo dello sport e nella società.
Nel corso dell’evento, Conte ha condiviso anche un ricordo personale legato alla sua infanzia. “Essere qui mi riporta a quando ero bambino: sono cresciuto in un oratorio, e non avevamo questo campo bellissimo, ma un campo pieno di buche che per noi era San Siro. Sono cresciuto facendo il chierichetto e servendo messa: i miei genitori mi hanno sempre indirizzato a cercare di superare le difficoltà con la fede. E mi fa piacere essere qui e vedere che c’è sempre una connessione tra fede e sport”, ha raccontato l’allenatore.
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