Il Napoli si prepara a un periodo intenso e decisivo: da sabato fino al 9 novembre, la squadra di Antonio Conte affronterà sette partite in appena 22 giorni, una media di circa una gara ogni tre giorni. Tra campionato e Champions League, il calendario mette già alla prova la forza mentale, la profondità della rosa e la capacità di gestione del turnover del gruppo azzurro.
Il percorso comincia fuori casa contro il Torino, per poi volare in Olanda e sfidare il PSV Eindhoven in Champions. Sabato 25 ottobre il Maradona ospiterà il confronto diretto con l’Inter, un match chiave in ottica scudetto. A seguire, trasferta a Lecce, impegni casalinghi contro Como e Eintracht Francoforte, e chiusura a Bologna. Cinque partite di campionato, due in Champions: un mix di trasferte e gare casalinghe che richiede concentrazione massima.
Dopo un avvio graduale della stagione, il Napoli ha già mostrato di saper affrontare blocchi di impegni ravvicinati. Il primo ciclo di sei partite tra metà settembre e inizio ottobre, tra trasferta a Manchester e sfida al Milan, ha confermato solidità e resilienza. La squadra ha saputo reagire, vincendo sempre dopo gli impegni di coppa, anche quando ha dovuto rimontare contro Pisa e Genoa.
Conte può contare su una rosa ricca e versatile: ingressi mirati di giocatori come De Bruyne, Spinazzola, Anguissa e Lobotka hanno cambiato spesso l’inerzia delle partite. La gestione dei nuovi arrivi, ancora in fase di ambientamento, è fondamentale, ma le pedine a disposizione del tecnico permettono di affrontare il mini-ciclo con fiducia.
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