L’Italia della pallavolo è sul tetto del mondo. A Manila, gli azzurri hanno sconfitto la Bulgaria 3-1 e conquistato il quinto Mondiale della loro storia, il secondo consecutivo. A distanza di tre settimane dal trionfo delle ragazze di Velasco, arriva una doppietta storica: uomini e donne campioni nello stesso anno, un’impresa che nella storia del volley era riuscita soltanto all’Unione Sovietica negli anni ’50 e ’60.
La finale non è stata una passeggiata. Alexandar Nikolov ha provato in tutti i modi a tenere viva la Bulgaria (23 punti personali), ma il trio Romanò-Michieletto-Bottolo ha fatto la differenza. Il ct Ferdinando De Giorgi, criticato alla vigilia e costretto a rinunciare a Lavia per infortunio, si gode una rivincita totale.
Partenza sprint per gli azzurri: servizio e muro fanno la differenza, e il primo set si chiude 25-21 con Bottolo protagonista. Nel secondo parziale Romanò si accende e con 5 ace consecutivi spacca la gara: 25-17 e Italia avanti 2-0.
Quando la sfida sembra in discesa, la Bulgaria reagisce. Michieletto fatica a trovare varchi, i balcanici difendono tutto e Nikolov trascina i suoi al 25-17 che rimette in equilibrio la finale.
È però un’illusione: nel quarto set gli azzurri rialzano il ritmo e dominano in ogni fondamentale. Bottolo firma 4 ace in serie, Romanò continua a martellare e Michieletto torna incisivo. La Bulgaria cede di schianto: 25-10 e festa tricolore.
Romanò è il miglior marcatore azzurro con 22 punti, Bottolo ne aggiunge 19 arricchiti da 7 ace. Importante anche il lavoro di Anzani e Russo al centro, mentre Giannelli ha gestito con esperienza i momenti chiave.
La vittoria cancella l’amarezza per la medaglia mancata a Parigi e conferma l’Italia come potenza assoluta della pallavolo mondiale.
| Sport
| Sport
Ultimissime | Sport
| Sport
| Sport
ONLY RADIO S.R.L. – P.IVA 05295650633