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Matteo Berrettini torna al successo dopo 137 giorni battendo Jaume Munar al primo turno dell’ATP 500 di Tokyo per 6-4 6-2, mostrando un gioco solido e ritrovata fiducia in vista dei prossimi turni.
Roger Federer ha espresso la sua opinione sulle condizioni dei campi da tennis, sostenendo che molti tornei siano organizzati per favorire le finali tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Secondo Federer, le superfici più lente aumentano le possibilità di vedere questi due giocatori affrontarsi nelle fasi decisive dei tornei. Le sue dichiarazioni sono arrivate durante la Laver Cup a San Francisco, nel corso del podcast di Andy Roddick “Served”.
“Cambiando la velocità dei campi e delle palline, i direttori dei tornei hanno reso ogni settimana praticamente identica”, ha dichiarato Federer. Secondo lo svizzero, questa scelta svantaggia i giocatori meno forti, costretti a colpire più volte in modo straordinario per battere avversari come Sinner o Alcaraz. “Con una superficie veloce invece basterebbero un paio di colpi ben assestati per vincere un punto magari. Le sorprese sarebbero più probabili. I direttori si sono accorti che la rivalità fra Sinner e Alcaraz funziona benissimo e non hanno interesse a metterli in difficoltà”, ha aggiunto Federer.
Federer ha ricordato come, ai suoi tempi, solo dodici tornei contassero davvero e i giocatori potessero scegliere le superfici preferite. “A volte non si incontravano: quelli erano i match più belli, l’attaccante contro il contrattaccante. Ora, invece, tutti giocano in maniera simile, e questo succede perché i direttori dei tornei hanno permesso con la velocità delle palline e dei campi che ogni settimana fosse praticamente uguale all’altra”, ha spiegato Federer. Lo svizzero ha sottolineato che sarebbe interessante vedere Alcaraz o Sinner giocare sia su campi velocissimi sia su campi molto lenti per osservare le differenze.
“Un giocatore più debole deve colpire colpi straordinari per battere Sinner, mentre se la superficie fosse più veloce forse potrebbe bastargli meno potenza e più tempismo per superarlo”, ha detto Federer. Secondo alcune fonti, i campi sarebbero stati progressivamente rallentati a metà degli anni 2000 per ridurre il predominio del servizio e favorire scambi più lunghi da fondocampo. Federer ha ribadito: “Non abbiamo bisogno solo di campi più veloci, ma vorremmo anche vedere Alcaraz o Sinner giocare su campi velocissimi e poi giocare la stessa partita su campi super lenti e cambiare, cambiare di più. Ora tutti giocano in modo simile. Succede perché i direttori dei tornei lo hanno permesso con la velocità della palla e la velocità del campo: ogni settimana è praticamente la stessa. Ecco perché si può passare dal Roland Garros a Wimbledon e agli US Open giocando allo stesso modo”.
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