Da sabato 3 dicembre fino a domenica 19 marzo le Gallerie d’Italia in via Toledo a Napoli ospiteranno la mostra “Artemisia Gentileschi a Napoli”, presentata da Intesa SanPaolo. L’esposizione è dedicata al soggiorno della pittrice nella città partenopea dal 1630 al 1654, interrotto solo dal 1938 al 1940 quando si trasferì per un breve periodo a Londra.
I visitatori della mostra potranno ammirare non solo le opere realizzate da Artemisia ma anche quelle di altri artisti a lei strettamente collegati, come Massimo Stanzione, Paolo Finoglio, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro e “Annella” Di Rosa, la maggiore artista napoletana della prima metà del 600. In tutto la mostra vanta una cinquantina d’opere, provenienti da collezioni sia pubbliche che private.
Tra i capolavori esposti spicca la parziale ricostruzione dell’Apostolato (una serie con le figure di Cristo e dei dodici Apostoli), commissionato dal duca di Alcalà ai maggiori artisti del tempo attivi tra Napoli e Roma. Artemisia fu l’autrice della tela centrale con la figura di Cristo che benedice i fanciulli.
L’esposizione offre inoltre un importante spaccato sulla vita dell’artista, ricostruita grazie ad un’intensa attività di indagine scientifica e di ricerca archivistica, dall’arrivo a Napoli nel 1630 da Venezia fino alle difficoltà economiche ed il declino degli ultimi anni. Oltre alle opere sono esposti difatti anche alcuni documenti inediti rinvenuti dell’artista, tra cui una lettera autografa.
La mostra è curata da Antonio Ernesto Denunzio e Giuseppe Porzio e si avvale della consulenza speciale di Gabriele Finaldi, Direttore della National Gallery di Londra. È realizzata in special collaboration con quest’ultima, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università di Napoli L’Orientale nonché con il patrocinio del Comune di Napoli.
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