Prosciolti De Laurentiis e Canonico per la presunta mancata osservanza dei protocolli sanitari di occasione di Juve-Napoli

ADL e il dottor Raffaele Canonico dopo la presunta mancata osservanza dei protocolli sanitari anti-Covid in occasione di Juventus

Dopo il proscioglimento per l’inchiesta legata alle presunte plusvalenze fittizie nell’ambito dell’operazione che ha portato Victor Osimhen dal Napoli al Lille, Aurelio De Laurentiis incassa un’altra vittoria legale. Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica, infatti, ha prosciolto il Napoli, ADL e il responsabile sanitario del club Raffaele Canonico dopo la presunta mancata osservanza dei protocolli sanitari anti-Covid in occasione di Juventus. Lo si apprende dalla nota ufficiale diramata dalla FIGC.

Perché erano stati deferiti
Nello specifico il Napoli, De Laurentiis e il dott. Canonico erano stati deferiti “per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari, e in particolare per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski di partire da Napoli alla volta di Torino con l’aereo lo scorso 5 gennaio, insieme al resto del ‘gruppo squadra’, e di partecipare lo scorso 6 gennaio alla gara valevole per il campionato di Serie A Juventus-Napoli, nonostante i tre citati calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio, come disposto dall’ASL Napoli 2-NORD’”.

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