Xavi: “Napoli non nel miglior periodo ma Calzona li ha migliorati. Lobotka? A livello del Barcellona”

Alla vigilia di Barcellona-Napoli il tecnico blaugrana Xavi Hernandez ha parlato in conferenza stampa del ritorno degli ottavi di finale di Champions League
Xavi Hernandez (Photo by Cesare Purini/Mondadori Portfolio via Getty Images)

Alla vigilia di Barcellona-Napoli il tecnico blaugrana Xavi Hernandez ha parlato in conferenza stampa del ritorno degli ottavi di finale di Champions League:
“Partita più importante della stagione e che messaggio mando ai tifosi? Sicuramente lo è, è la Champions e siamo pronti e motivati: la parola è entusiasmo, guardando le ultime coppe sono quattro anni che non andiamo ai quarti di finale, vogliamo gareggiare e questa è la parola giusta. Il Napoli forse non è nel migliore periodo, ma per noi è una opportunità d’oro per vivere una notte magica davanti ai nostri tifosi. Il Napoli con Calzona è più dinamico, si vede che i giocatori si sentono a loro agio. Noi arriviamo bene alla partita nonostante le assenze molto importante. Ci giochiamo la stagione e come si gestisce la pressione? Vogliamo tornare ai quarti di finale, per me è l’opportunità di capovolgere una tendenza degli ultimi anni: è una partita davanti ai nostri tifosi, abbiamo degli infortuni ma non è una scusa, non abbiamo paura di fallire ma la necessità di dimostrare di poter essere parte della competizione. Domani non sono io ad essere importante, lo è la società, lo è il barcelonismo, lo è lo stadio che deve essere riempito: domani è una opportunità, non ci sono io davanti bensì l’unità di tutti. La gestione delle emozioni? Sicuramente fa parte del competere, la Champions League è fatta di piccoli particolari che vanno controllati, tra cui le emozioni. Che Napoli mi aspetto? Da ciò che abbiamo analizzato, sarà coraggioso e cercherà il possesso di palla: come noi del resto, sarà una partita bella come spettacolo, il Napoli non specula e salta la pressione difensiva. Il tridente offensivo è di livello, è la squadra campione d’Italia. Sarà una partita importante da affrontare nel miglior modo possibile. Ter Stegen ha detto che vogliono dare il massimo per me? Io non sono la cosa importante, lo è la società, la squadra, i giocatori. Io sono contento dei ragazzi e ringrazio Ter Stegen per le parole, sento l’appoggio del club e dei giocatori. Ma dobbiamo essere uniti, domani gli dirò che non dobbiamo avere paura di poter entrare nelle migliori otto squadre d’Europa. Dobbiamo provare ad andare ai quarti. I ragazzi si gestiscono dicendo che davanti a loro hanno una opportunità immensa che devono godersi, ovvero arrivare ai quarti di finale. Barcellona obbligato a passare? Io credo non ci siano favoriti, siamo al 50% entrambe. Certo il peso della tifoseria ci dà un vantaggio in più, i tifosi devono appoggiare al massimo la squadra, noi dobbiamo dare il massimo. Lo stadio dovrà essere una pentola a pressione. I calci di rigore? Abbiamo lavorato su qualsiasi possibile scenario, siamo pronti ad ogni scenario: nel calcio possono succedere tante cose, quindi le abbiamo studiate tutte. Ferran Torres infortunato? La sensazione è che non sia al 100%, domani abbiamo bisogno di chi è al top e se tutto va bene ci sarà per l’Atletico Madrid. Ci sono squadre migliori del Barcellona? Ne vedo diverse con potenzialità diverse, abbiamo avuto una situazione economica non semplice ma dobbiamo adattarci alle circostanze. Detto questo, abbiamo fatto uno sforzo straordinario ma le circostanze sono quelle che sono. Noi possiamo giocarcela alla pari con tutti. Christensen e la posizione in campo? Io credo che non sia semplice che un mediano davanti alla difesa possa creare occasioni da gol, può assistere i compagni e anche andare in profondità: sta dando un grande contributo, lui si sente più a suo agio anche dando un aiuto difensivo. Il cambio di posizione gli ha giovato. La squadra si è sentita più libera dopo l’annuncio del mio addio? Posso parlare del mio caso e non di quello di Calzona, i giocatori hanno fatto un passo avanti: il nostro rapporto è sempre stato onesto e sapevo che non sarebbero venuti meno. Sapevo non ci sarebbero stati conflitti, i giocatori erano con noi e con lo staff, hanno fatto un passo avanti e non avevo dubbi. Pesa il non giocare al Nou Camp? Del Napoli mi piacciono molte cose, i singoli di alto livello in attacco per me hanno un livello top in Europa. Poi mi piacciono come pressano in fase difensiva, è molto simile a ciò che cerchiamo noi. Calzona ha migliorato il Napoli. Sullo stadio, devo dire che il Montjuic deve essere simile al Nou Camp, i tifosi devono venire a darci forza ed i calciatori devono sentire il loro calore. Dovranno essere il 12° uomo in campo”
“Non posso dire chi giocherà tra Pau Cubarsì e Inigo Martinez, chiunque giochi avremo garanzie in difesa”
“Il giocatore che mi piace di più del Napoli? Direi Lobotka, è un calciatore che mi piace come costruzione del gioco, non perde il pallone e mi piacerebbe vederlo in una squadra come il Barcellona: è del livello giusto, segna la differenza in una squadra. Sono sempre in contatto con il presidente Laporta, è entusiasta di ciò che facciamo e di ciò che faremo domani: siamo pronti per gareggiare e speriamo in una notte magica. I giocatori sono del livello giusto per le situazioni così importanti? Abbiamo fatto belle partite anche contro squadre grandi, anche con il Real Madrid nonostante abbiamo perso. Giochi contro la stessa squadra che ha fatto una grande partita all’andata e non hai vinto: dobbiamo essere più efficaci. Non posso dire chi cambierò domani, certamente non cambierò il modo di gioco e nemmeno la filosofia ed impostazione. Domani dobbiamo dimostrare la nostra identità, non credo cambieranno troppo le cose”.

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