Dopo la recente rissa negli spogliatoi tra Adrien Rabiot e Jonathan Rowe, il Marsiglia ha deciso di mettere entrambi i giocatori fuori rosa e sul mercato. Il presidente Pablo Longoria ha definito l’episodio come “un evento di estrema violenza, un qualcosa di inaudito”. Anche l’allenatore Roberto De Zerbi ha sostenuto la decisione, sottolineando l’importanza di mantenere ordine e disciplina all’interno del club.
Veronique Rabiot, madre e agente di Adrien, ha contestato la narrazione del club. In un’intervista a RTL, ha dichiarato: “Cosa significa ‘violenza inaudita’? Non ci sono stati nasi rotti, né labbra spaccate. Nessuno è stato ricoverato in ospedale”. Ha inoltre accusato il presidente Longoria di comportarsi “come un agente” e il direttore sportivo Medhi Benatia di essere “non all’altezza”. Riguardo all’allenatore De Zerbi, ha affermato: “È quello che urla e abbaia sempre nello spogliatoio”.
Veronique ha insinuato che l’incidente sia stato utilizzato come pretesto per mettere suo figlio sul mercato, considerando che il contratto di Adrien scade nel 2026. Ha dichiarato: “Tutto un pretesto per metterlo sul mercato a un anno dalla scadenza del contratto”. II club avrebbe deciso di cedere Rabiot e Rowe per preservare l’armonia dello spogliatoio e i valori del club.
Il presidente Longoria ha ribadito la gravità dell’accaduto, affermando che l’episodio ha superato ogni limite accettabile in una squadra di calcio. Il direttore sportivo Benatia ha sottolineato l’importanza di preservare lo spogliatoio e ha espresso delusione per l’atteggiamento di alcuni giocatori. L’allenatore De Zerbi ha difeso le misure disciplinari adottate, evidenziando la necessità di mantenere standard di comportamento adeguati all’interno del club.
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