Tommaso Starace lascia il Napoli dopo 50 anni: “Seguirò la squadra da tifoso”

Dopo mezzo secolo di servizio, lo storico magazziniere del Napoli, Tommaso Starace, annuncia il suo ritiro, promettendo di sostenere la squadra come tifoso.

Dopo 50 anni di servizio ininterrotto, Tommaso Starace, storico magazziniere del Napoli, ha annunciato il suo ritiro. La notizia è stata comunicata dallo stesso Starace attraverso un post su Instagram: “Dopo 50 anni di onorato servizio per il mio amato calcio Napoli ho deciso di fermarmi per riposarmi, godermi un po’ di relax e tempo con la mia famiglia. Continuerò insieme a voi tifosi a sostenere la squadra e la città che rappresenta!” 

Una vita in azzurro

Originario di Vico Equense, Starace ha iniziato la sua avventura nel Napoli nel 1977 come aiuto cuoco. Nel 1986, anno del primo scudetto con Diego Armando Maradona, è diventato responsabile del magazzino. Da allora, ha vissuto in prima persona i momenti più significativi della storia del club, dai trionfi nazionali alle difficoltà, mantenendo sempre una presenza costante e rassicurante nello spogliatoio.

L’uomo del caffè

Conosciuto affettuosamente come “l’uomo del caffè”, Starace ha instaurato una tradizione unica: offrire un espresso bollente e zuccherato a giocatori e staff prima di ogni partita. Un gesto semplice ma carico di significato, che ha contribuito a creare un senso di famiglia e appartenenza all’interno del club. Da Maradona a Mertens, passando per Kvaratskhelia e McTominay, tutti hanno apprezzato la sua presenza e il suo inconfondibile caffè. 

Un legame indissolubile con i giocatori

Starace non è stato solo un magazziniere, ma un vero e proprio confidente e amico per molti calciatori. Il suo rapporto con Maradona era speciale: il Pibe de Oro lo considerava una persona di fiducia, tanto da volerlo al suo fianco durante i Mondiali del 1990. Anche con Dries Mertens ha condiviso un legame profondo, testimoniato dalle esultanze del belga ispirate ai balletti di Starace. 

Nel corso della sua carriera, Starace ha attraversato epoche diverse del Napoli, adattandosi ai cambiamenti ma mantenendo sempre intatta la sua passione e dedizione. Ha vissuto i quattro scudetti del club, diventando una figura simbolica e amata dai tifosi. La sua assenza lascia un vuoto difficile da colmare, ma probabilmente per Tommaso sarà difficile abituarsi a stare lontano da quell’ambiente e quindi facilmente non resisterà alla voglia di tornare dai suoi ragazzi, quindi di tanto in tanto lo rivedremo sui campi d’allenamento magari questa volta il caffè gli sarà offerto. 

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