Max Verstappen ha chiuso la stagione 2025 di Formula 1 con una rimonta destinata a restare negli annali. A nove gare dal termine si ritrovava staccato di 104 punti da Oscar Piastri, convinto che il Mondiale fosse ormai irrecuperabile. Domenica, ad Abu Dhabi, ha concluso l’anno a sole due lunghezze dal nuovo campione Lando Norris, superando lo stesso Piastri nella corsa al secondo posto iridato. Un’impresa enorme, costruita tra difficoltà tecniche, frustrazioni e un finale di stagione irresistibile.
Una stagione da protagonista
Il titolo è sfumato per i problemi che hanno afflitto la Red Bull nella prima parte del campionato: una monoposto nervosa, al limite, capace di rendere solo in una finestra di utilizzo strettissima. Quando Verstappen è riuscito a trovarla, però, è tornato il pilota dominante che tutti conoscono. Ha chiuso il campionato con il maggior numero di pole position (otto) e di vittorie (otto, contro le sette di Norris e Piastri), nonostante McLaren abbia raccolto complessivamente quattordici successi. Numeri che spiegano da soli il livello della sua rimonta.
La domanda che fa infuriare il tre volte iridato
Nel dopogara di Yas Marina, però, il clima si è acceso. Tra i vari temi che un giornalista avrebbe potuto affrontare dopo una stagione così complessa, un inviato del The Guardian ha scelto di tornare sull’episodio più controverso dell’anno: il contatto volontario con George Russell a Barcellona, nato da un momento di rabbia e costato punti pesanti.
La domanda — “Ti penti di quell’incidente in Spagna?” — ha fatto esplodere la frustrazione di Verstappen.
“Ti dimentichi tutto il resto della mia stagione. L’unica cosa che tiri fuori è Barcellona? Lo sapevo che sarebbe successo. E ora mi guardi con quel sorriso stupido”, ha replicato, visibilmente contrariato.
Un botta e risposta teso, che ha evidenziato quanto il pilota olandese consideri fuori luogo tornare su un episodio isolato dopo mesi di rincorsa su ritmi impressionanti.
“Si vive e si impara”
Smaltito l’istante di nervosismo, Verstappen ha comunque lasciato una riflessione più ampia sul suo 2025: “Non so… alla fine fa parte delle corse. Si vive e si impara. Il campionato è fatto di 24 gare. Nella seconda parte dell’anno mi hanno anche regalato diversi ‘anticipi di Natale’, quindi potresti chiedermi anche di quelli”.
Una chiusura meno accesa, ma che non toglie nulla alla sua irritazione per aver visto ridotta una stagione titanica a un singolo errore.
Una ferita che non cancella un’annata titanica
La rabbia del momento non offusca, però, ciò che Verstappen ha costruito: la rimonta più significativa della sua carriera, nove weekend da fenomeno puro e la sensazione che, con una vettura più affidabile fin dall’inizio, il titolo avrebbe preso un’altra direzione.
Norris è il nuovo campione del mondo. Ma Verstappen, per quanto sconfitto, esce da questo Mondiale più temibile di quando lo aveva iniziato.