Alexander Zverev continua a vincere ma lascia Cincinnati con più di un interrogativo. Il tedesco, reduce dal trionfo a Toronto e da una striscia di nove successi consecutivi, ha dominato Ben Shelton nei quarti di finale con un doppio 6-2 in 77 minuti. Una vittoria netta, quasi sorprendente per la facilità con cui è arrivata, nonostante un improvviso malessere che ha condizionato il numero 4 del mondo soprattutto nella seconda parte di gara.
Shelton, spinto dal pubblico di casa, non è mai riuscito a entrare davvero in partita. Le difficoltà alla battuta – appena il 21% di punti vinti con la seconda (4 su 19) – hanno spianato la strada a Zverev, che ha comandato lo scambio sin dall’inizio, solido da fondo e aggressivo in risposta.
Nemmeno l’intervento del medico, chiamato dal tedesco all’inizio del secondo set per problemi respiratori, è riuscito a cambiare l’inerzia. Zverev ha continuato a controllare il gioco, impedendo a Shelton di trovare ritmo e fiducia.
“In questo momento non mi sento benissimo… Non so esattamente cosa sia successo”, ha ammesso il campione di Cincinnati 2021 dopo il match. “Sono sceso in campo e mi sentivo al meglio, come mai negli ultimi mesi. Poi, già nel primo set, ho iniziato a stare male fisicamente e la situazione è peggiorata progressivamente. Ma sono in semifinale e farò tutto il possibile per essere al cento per cento domani”.
Il prossimo ostacolo sarà Carlos Alcaraz, che ha superato in tre set Andrey Rublev. Il bilancio dei precedenti sorride a Zverev (6-5 complessivo, 5-2 sul cemento), con l’ultimo confronto vinto dal tedesco alle Nitto ATP Finals 2024.
Resta da capire se il malessere accusato contro Shelton sia stato solo un episodio passeggero o un problema più serio. L’impressione è che, se riuscirà a recuperare la miglior condizione, Zverev possa diventare l’uomo da battere su questi campi. Ma contro Alcaraz, servirà il miglior Sasha.
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