Spiagge Napoli: 28 euro per un lettino, da luglio nuovi rincari

A Napoli, i prezzi per l'accesso agli stabilimenti balneari continuano a salire, con lettini che raggiungono i 28 euro e ulteriori aumenti previsti da luglio.

A Napoli, l’estate 2025 si apre con un significativo aumento dei costi per l’accesso agli stabilimenti balneari. Attualmente, il prezzo per un lettino può arrivare fino a 28 euro al giorno, con ulteriori rincari previsti a partire da luglio. Questa tendenza al rialzo dei prezzi sta suscitando preoccupazione tra i bagnanti e gli operatori del settore.

Aumenti dei prezzi negli stabilimenti balneari

Negli ultimi anni, i costi per usufruire dei servizi balneari a Napoli hanno registrato incrementi costanti. Secondo un’indagine di Altroconsumo, il costo medio per una postazione (un ombrellone e due lettini) è passato da 182 euro nel 2021 a 212 euro nel 2025, segnando un aumento del 17% in quattro anni.  In particolare, alcuni stabilimenti napoletani hanno applicato aumenti significativi: al Bagno Elena, ad esempio, il costo di un lettino è salito da 12 euro a maggio a 20 euro a partire da giugno. Questi rincari sono attribuiti all’aumento dei costi operativi, tra cui energia e manutenzione delle strutture.

Reazioni dei bagnanti e degli operatori

I bagnanti esprimono crescente insoddisfazione per l’aumento dei prezzi, ritenendo che l’accesso al mare stia diventando un lusso per pochi. Alcuni cittadini hanno organizzato proteste per chiedere una revisione delle tariffe e una maggiore equità nell’accesso alle spiagge. Dal canto loro, gli operatori degli stabilimenti balneari giustificano gli aumenti con l’incremento dei costi di gestione e manutenzione. Ad esempio, al Lido Marechiaro, il costo del lettino è aumentato da 15 a 16 euro rispetto all’estate precedente, con i gestori che sottolineano come il margine di guadagno sia destinato a diminuire a causa dei maggiori costi operativi. 

Prospettive future e possibili soluzioni

Con l’avvicinarsi di luglio, si prevedono ulteriori aumenti delle tariffe negli stabilimenti balneari di Napoli. Questa situazione solleva interrogativi sulla sostenibilità economica per le famiglie e sull’accessibilità delle spiagge. Alcune associazioni dei consumatori, come il Codacons, hanno denunciato rincari costanti nel settore balneare, con aumenti medi del 3-5% nel 2024. Per affrontare questa problematica, si discute la possibilità di riformare il sistema delle concessioni balneari, promuovendo una maggiore concorrenza e garantendo tariffe più accessibili per tutti. Inoltre, si propone di aumentare la disponibilità di spiagge libere attrezzate, dotate di servizi minimi, per offrire alternative economiche ai cittadini. 

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