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									Luciano Spalletti, nuovo allenatore della Juventus, sprona gli attaccanti David e Openda a dimostrare il loro valore e attende il ritorno di Khéphren Thuram.								
				Luciano Spalletti, nuovo allenatore della Juventus, ha parlato del suo rapporto con Napoli dopo le polemiche nate in seguito al suo trasferimento in bianconero. Spalletti ha sottolineato il legame costruito con la città e i tifosi durante la sua esperienza partenopea, ricordando lo scudetto conquistato e la bellezza del calcio espresso dalla squadra.
“Ho lasciato qualcosa in ogni città, a Napoli è venuta fuori una cosa fuori per la bellezza del calcio proposto e per ciò che abbiamo portato a casa, uno scudetto splendido: ho instaurato un rapporto con quella gente, rimarrà tutto intatto”, ha dichiarato Spalletti. Il tecnico ha voluto così ribadire che il rapporto con la piazza azzurra non si è incrinato nonostante il suo nuovo incarico.
Spalletti ha affrontato anche il tema del tatuaggio con lo stemma del Napoli, che aveva fatto discutere dopo il suo passaggio alla Juventus. “Oggi mi hanno prelevato il sangue e lo hanno fatto dall’altro braccio, di qua non può essere toccato nulla”, ha raccontato l’allenatore, riferendosi proprio al tatuaggio. Spalletti ha poi aggiunto: “È stato estrapolato ciò che ho detto su Napoli e sul Napoli, che non mi sarei messo nessuna tuta: era riferito a quella stagione lì e così è stato”.
Spalletti ha spiegato che, dopo la stagione a Napoli, aveva ricevuto delle possibilità per continuare ad allenare. “Ebbi delle possibilità, ma non è che posso smettere di allenare”, ha detto il tecnico, chiarendo così la sua scelta di proseguire la carriera in un altro club dopo l’esperienza in azzurro.
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