Spalletti: “Domani non potremo permetterci cali di tensione”

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match degli Europei con la Svizzera:

“La formazione che manderò in campo? Non siamo stati capaci di esprimere il nostro livello con continuità, ma solo a sprazzi. C’è un livello di calcio da raggiungere per poter avere ambizioni. Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, ma meritata anche se fortunati per la ricerca che abbiamo messo, ci ha dato qualcosa in più, ma non ci possiamo permettere di avere dei cali di tensione come all’inizio del secondo tempo contro Spagna e Croazia. Ormai siamo nel cuore della competizione e ora è obbligatorio esibire un livello alto perché non ci sono altre vie di uscite e a livello di personalità mi aspetto qualcosa di più. L’elenco dei rigoristi? È rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita. I rigori noi li abbiamo fatti battere a tutti, ma non è una cosa ideale pensare già agli eventuali rigori perché ci troviamo a fare le cose a metà. I rigori si possono provare, ma poi bisogna ricreare delle difficoltà emotive perché in questi giorni in allenamento sono stati tutti infallibili, poi però in partita è diverso. Servirà comunque personalità, ma tenteremo di tutto per vincere senza i rigori pur sapendo di avere un avversario scomodissimo da affrontare e lo dimostrano i risultati. Il girone con Spagna, Croazia e Albania? È stato un sorteggio difficile, si è visto che i calciatori l’hanno un po’ subito, come probabilmente l’ho subito anche io. Ora io mi aspetto di vederli più sciolti, non puoi andare a ragionare e a fare calcoli. Devi per forza agire, nel turno successivo si va se si riesce a vincere questa partita. Qual è il confine tra un risultato positivo o negativo? Per rendere orgogliosi gli italiani sicuramente dobbiamo fare qualcosa di meglio. Mi aspetto una squadra più sciolta dopo il girone superato. In pullman con noi avevamo Buffon che ci ha parlato del 2006. Ci ha fatto rivivere quell’emozione. Sappiamo che abbiamo anche questo confronto da onorare. Una responsabilità maggiore, come lo è sapere che abbiamo tifosi in tutto il mondo, anche in Brasile. Percepiamo l’affetto dei nostri tifosi anche se non sono presenti. Kvara? La scelta di questi calciatori che hanno qualità di andare a giocare altrove aprono le possibilità ai giovani. Perché di ragazzi che spingono ce ne sono molti e bisogna creargli lo spazio corretto e avere il coraggio di farli giocare. Adesso è un calcio un po’ differente ma rimane la soluzione migliore per riuscire a creare qualità.

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