Sofia Goggia ha lasciato il ritiro della squadra femminile di sci a Ushuaia, in Argentina, per trasferirsi a La Parva, in Cile, dove il 13 settembre scorso è avvenuto l’incidente che ha causato la morte di Matteo Franzoso. Questa decisione rappresenta un omaggio al collega scomparso e un’opportunità per allenarsi su un tracciato più impegnativo, in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
La scelta di Goggia di allenarsi a La Parva è anche un tributo a Matteo Franzoso, il 25enne sciatore italiano deceduto in seguito a una caduta durante un allenamento su quella pista. Franzoso è stato trasportato in elicottero all’unità di terapia intensiva di una clinica a Santiago e indotto in coma, ma non è sopravvissuto.
Oltre all’omaggio a Franzoso, Goggia intende sfruttare l’allenamento a La Parva per elevare il livello della sua preparazione in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La pista cilena, considerata più adatta agli uomini per la sua difficoltà, offre all’atleta bergamasca l’opportunità di testare le proprie capacità su un tracciato impegnativo, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le sue performance in discesa libera e super-G.
La tragica scomparsa di Franzoso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle piste di allenamento. Secondo alcune fonti, il punto in cui è caduto Franzoso fino a non molto tempo fa non aveva reti protettive. Questa volta c’erano due file del tipo B, quindi qualcosa a livello preventivo era stato fatto, anche se, evidentemente, sarebbe servito di più. Inoltre, la staccionata contro cui si è schiantato, di testa, il povero Matteo, è in realtà una di quelle strutture frangivento e per il contenimento della neve che compaiono un po’ ovunque sulle piste di sci.
| Sport
| Sport
| Sport
| Sport
ONLY RADIO S.R.L. – P.IVA 05295650633