Scherma: Italia campione del mondo nella sciabola maschile a squadre

La squadra italiana di sciabola maschile ha conquistato la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di Scherma a Tbilisi, superando in finale l’Ungheria con un punteggio di 45-36. Il quartetto azzurro, composto da Pietro Torre, Michele Gallo, Luca Curatoli e Matteo Neri, ha mostrato una prestazione eccezionale, riportando l’Italia sul gradino più alto del podio in questa disciplina dopo dieci anni. 

Un percorso trionfale fino alla finale

Il cammino degli azzurri verso l’oro è iniziato con una vittoria nei sedicesimi di finale contro la Thailandia per 45-29. Negli ottavi, l’Italia ha affrontato la Germania, imponendosi con un 45-39. Nei quarti di finale, gli azzurri hanno dominato la Polonia con un netto 45-28, mentre in semifinale hanno superato il Giappone con un 45-30. 

La finale contro l’Ungheria

In finale, l’Italia ha affrontato l’Ungheria, una delle squadre più titolate nella sciabola maschile. L’incontro è iniziato in salita per gli azzurri, con Curatoli che ha subito la maggiore aggressività ed esperienza di Szilagyi, portando l’Italia sotto 5-2. Anche Neri ha incontrato difficoltà contro Rabb, e dopo due giri il punteggio era 10-4 per l’Ungheria. Tuttavia, Gallo ha sfoderato una rimonta straordinaria contro Gemesi, portando il punteggio sul 13-13. Curatoli ha poi mostrato grande classe, portando l’Italia avanti 23-21 e chiudendo il suo assalto contro Iliasz con un parziale di 8-2. Gallo ha continuato la sua giornata super, regolando Rabb 5-3 e portando l’Italia sul 30-25. Torre, all’esordio in questa finale, ha affrontato Gemesi, chiudendo con un 5-4 per il 35-29 complessivo. Nell’assalto decisivo, Curatoli ha chiuso l’incontro con un 45-36, regalando all’Italia un oro totalmente inatteso. 

Un successo che mancava da dieci anni

Questo trionfo segna il settimo titolo mondiale per l’Italia nella sciabola maschile a squadre, il primo dal 2015, quando a Mosca il team composto da Berrè, Curatoli, Montano e Occhiuzzi conquistò l’oro. La finale mondiale mancava da sette anni, dall’edizione di Wuxi 2018, dove l’Italia ottenne l’argento.