Mirko Savini è intervenuto a Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione “Il calcio della sera” condotta da Fabio Cannavo ed Emanuele Calaiò: “Io di Napoli ho un ricordo indelebile. Un percorso lungo, e nelle varie tappe non sono mancate anche le difficoltà. Ma a Napoli ti supporta il fatto che c’è tanta passione, anche se magari arrivano tantissime critiche. Però la città sa sostenerti in queste situazioni, quindi poi riesci a superare tutto con l’affetto della gente. Mario Rui-Olivera? Sono due grandissimi giocatori, ma anche profili diversi. L’allenatore di solito manda in campo l’undici più affidabile e le caratteristiche che gli servono di più. Mario Rui mi piace di più perché ha maggiore qualità e soprattutto grande personalità, però sicuramente anche l’uruguaiano è un calciatore importante. Meret? Deve continuare a lavorare vivendo il momento difficile come momento di crescita. A lui è già capitato un periodo particolare a Napoli, col dualismo con Ospina, ma deve sapere gestire il momento. Dare tutto in campo, essendo sereno e dimostrando le sue qualità. Lavezzi resta sempre il Pocho, Kvaraskhelia diventerà un campione e farà cose importanti ma l’argentino resta sempre nel mio cuore. Osimhen come Cavani è un grande calciatore, ma il nigeriano è nettamente più determinante del Matador. La festa per la promozione in Serie A è difficile da ricordare, ma le sensazioni furono talmente belle da rimanere indimenticabili”.
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